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La leggenda narra che il ''muhallebi'' fu introdotto nella [[cucina araba]] alla fine del [[VII secolo|settimo secolo]] da un cuoco persiano che lo servì a un generale arabo di nome [[Al-Muhallab ibn Abi Sufra]]. Quest'ultimo avrebbe apprezzato così tanto il dolce che gli avrebbe dato il suo nome. In origine, durante il [[X secolo|decimo secolo]] esistevano tre ricette diverse di ''muhallebi'': la prima era a base di latte addensato e riso macinato, la seconda veniva usata miscelando latte, chicchi di riso e [[Gallus gallus domesticus|pollo]], mentre la terza conteneva una [[crema pasticcera]] all'[[uovo (alimento)|uovo]] senza riso.[1] La prima ricetta del ''muhallabiyya'' fu attribuita a [[Ibn Sayyar al-Warraq]] di [[Baghdad]].[2] Due libri di cucina araba del [[XIII secolo|tredicesimo secolo]] pubblicati rispettivamente da [[Muhammad bin Hasan al-Baghdadi]] e da un autore dell'[[Andalusia]], contengono una variazione speziata e con la carne di [[montone]] al posto di quella di pollo. Le origini persiane del piatto sono confermate dal tomo di cucina andaluso.[1][2]
Esistono documenti risalenti all'epoca dell'[[Impero ottomano]] che
Un libro di [[cucina inglese]] del [[XIX secolo|diciannovesimo secolo]] che fornisce una ricetta per
== Varianti ==
Nell'era moderna il tradizionale tavuk göğsü non è più ampiamente disponibile, tranne in Turchia. Questo budino non ha il sapore del pollo ma la carne tagliuzzata gli conferisce una consistenza distintiva. George Coleman De Kay ha detto che il budino "deve il suo peculiare sapore eccellente alla presenza del seno di polli molto giovani, che sono in qualche modo così intimamente mescolati e incorporati con la crema da essere appena distinguibili". [1] [3] Kazandibi è una variante del classico tavuk göğsü in cui un sottile strato di budino viene caramellato prima che la crema pasticcera venga versata su di esso e lasciata riposare. Il budino finito viene servito sottosopra con il lato caramellato in cima. [1]
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