Asynchronous Transfer Mode: differenze tra le versioni

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Come detto, ATM deve supportare varie tipologie di traffico, anche molto diverse tra loro, e per questo deve essere in grado di gestirle abilmente e in maniera flessibile. A tal fine, all'inizio della connessione, cioè nella fase di impostazione/costruzione della stessa, viene contrattata l'esatta modalità di trasporto per la particolare tipologia di traffico richiesta dall'utente attraverso un '''Contratto di Traffico''' che specifica i parametri di traffico (''traffic descriptor'') e quelli di [[qualità di servizio]] richiesti e che la rete stessa, una volta accettata la richiesta di servizio, dovrà garantire. In particolare tra i parametri di traffico figurano la [[velocità di trasmissione|banda]] di picco, la banda media e la banda minima della comunicazione da garantire, la lunghezza massima di un burst di pacchetti e la massima variazione di ritardo tollerata mentre i parametri di QoS sono il massimo ritardo di trasferimento, la variazione del ritardo agli estremi, il massimo tasso di perdita consentito.
 
Parallelamente, per essere certi di poter supportare le richieste degli utenti sulle varie tipologie di traffico da servire, la rete ATM implementa il meccanismo cosiddetto di '''Call Admission Control,''' cioè, dopo aver registrato all'atto dell'instaurazione della connessione attraverso il Contratto di Traffico le richieste di parametro di traffico, verifica successivamente la disponibilità delle risorse necessarie nei nodi interni di transito per soddisfare le richieste di servizio per poi eventualmente assegnarle permanentemente, per l'intera durata della connessione, all'utente soddisfandosoddisfacendo le sue richieste. Questo stesso meccanismo di controllo di ammissione di chiamata limita gli effetti di ritrasmissione che l'eventuale [[congestione (reti)|congestione di rete]] dovuta alla perdita di pacchetti non trasferibili produrrebbe.
 
A livello hardware, per gestire diverse tipologie di traffico (es. CBR e VBR real-time e non) ATM utilizza un'architettura di ricezione a più buffer di ricezione nei nodi interni: nel caso di traffico di sorgenti real-time i buffer sono più piccoli rispetto a quelli destinati a celle non real-time per evitare eccessivi ritardi di accodamento e con uno [[scheduler]] che decide la priorità di trasmissione sul traffico offerto in ingresso a favore del traffico real-time.