Pop art: differenze tra le versioni
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La '''Pop art''' è un movimento artistico nato in [[Inghilterra]] e negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] tra la fine del [[1950]] e l'inizio del [[1960]]. Questo movimento è espressione della società e dell'immaginario collettivo, ed è un'arte rivolta alla massa e non al singolo individuo. Gli artisti si ispirano ad oggetti della realtà quotidiana, per esempio televisione, frigorifero, poster, lavatrice, automobile, lattine o riviste di giornale<ref>Protagonisti e Forme dell'Arte 3 p. 246</ref> e li raffigurano nelle opere allontanandoli dal loro ambiente naturale e isolandoli. Le opere di questo movimento non sono altro che prodotti commerciali.<ref name="A">L'arte italiana 3 p. 1084</ref>
I principali artisti di questa corrente sono [[Richard Hamilton]], [[Roy Lichtenstein]], [[Andy Warhol]], [[Claes Oldenburg]], [[Robert Rauschenberg]] e [[Jasper Johns]].<ref
== Origine e contesto sociale ==
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* [[Pino Pascali]] (1935-1968), artista ironico che anticipa l'Arte povera.
* [[Mario Schifano]] (1934-1997). Nelle sue opere si avvicina alle scelte degli artisti americani ma la differenza sta nel fatto che Schifano crea delle sgocciolature sulle tele. Con questa tecnica mostra come gli oggetti del nostro tempo e della società del consumo siano destinati a scomparire e morire.
* [[Enrico Baj]] (1924-2003) artista dedito alle immagini della fantascienza. Dipinge in modo grottesco personaggi inventati che sono spesso mostruosi, vivi e espressivi e vengono realizzati con materiali poveri ma indossano medaglie. Lo sfondo di queste opere sono carte da parati o stoffe di materasso.<ref name="Piero Adorno">Protagonisti e forme dell'arte 3 p. 252
Lo scopo di queste opere è quello di esprimere denuncia e ammonimento.<ref name="Piero Adorno" />
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* [[Roy Lichtenstein]] ([[New York]], 1923-1997)<ref name="Gillo" />
* [[George Segal (scultore)|George Segal]] ([[New York]] 1924 - [[South Brunswick|South Brunswichk]], [[New Jersey]] 2000) raffigura calchi in gesso di persone che vengono ritratte nella vita quotidiana, insieme con oggetti reali come tavoli. Nella realizzazione di queste opere Segal si ispirò ai calchi delle persone che rimasero intrappolate nell'eruzione del Vesuvio del 79 d.C a Ercolano e Pompei.<ref name="Dorfles">Protagonisti e forme dell'arte 3 p.
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* [[Andy Warhol]] ([[Filadelfia]], [[New York]] (1930), 1928-1987)<ref name="C">Protagonisti e forme dell'arte 3 p. 248</ref>
* [[Claes Oldenburg]] ([[Stoccolma]], 1929) le sue opere raffigurano oggetti di uso quotidiano che vengono ingranditi e studiati nel dettaglio, con la tecnica tridimensionale che porta il soggetto a essere irriconoscibile.<ref>L'arte italiana 3 p. 1087</ref>
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È importante sottolineare come Lichtenstein nelle sue rappresentazioni estrae il soggetto raffigurato dal suo contesto naturale, lo ingrandisce per mostrare la tecnica della puntinistica e utilizza toni freddi senza sfumature, con contorni molto marcati. Il soggetto è posto sullo stesso piano dello sfondo quindi viene eliminata qualsiasi forma di prospettiva perciò lo spazio si appiattisce. Caratteristica che troviamo nelle sue opere sono le didascalie senza un vero e proprio senso, trascritte all'interno di nuvolette come 'pensiero' della persona dipinta, e proprio perché non hanno senso non servono a molto, se non a farci capire che la sua ispirazione è data dai fumetti.
Ma quale è lo scopo di Lichtenstein? Il suo scopo è quello di rendere l'opera il più possibile impersonale in modo tale che il soggetto raffigurato non trasmetta emozioni, come la società del consumo in cui vive, dove le emozioni, i sentimenti e le sensazioni sono piatte. La critica nei primi anni era diffidente nei confronti di Lichtenstein perché utilizzava nelle sue opere i protagonisti dei fumetti e creava situazioni e atmosfere fredde. In seguito viene riconosciuto il suo talento in occasione dell'esposizione monografica alla Galleria [[Leo Castelli]] di New York. È l'artista che a livello commerciale ottiene più successo nel campo della comunicazione pubblicitaria (ancora oggi).<ref name="Gillo">Protagonisti e forme dell'arte 3 p. 250
==== Lichtenstein e il fumetto ====
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