Armando Diaz: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
=== La carriera nell'esercito ===
Di lontane origini spagnole<ref name="DBI">{{DBI|nomeurl = armando-vittorio-diaz|nome = DIAZ, Armando Vittorio|autore = [[Giorgio Rochat]]|volume = 39}}.</ref>, '''Armando Vittorio<ref>http://www.treccani.it/enciclopedia/armando-vittorio-diaz_%28Dizionario-Biografico%29/</ref><ref>http://www.esercito.difesa.it/storia/grande-guerra/Pagine/armando-diaz.aspx</ref> Antonio Giovanni Nicola<ref>{{Cita web |url=http://dl.antenati.san.beniculturali.it/v/Archivio+di+Stato+di+Napoli/Stato+civile+italiano/Avvocata/Nati/15_06_1861-28_12_1861/004911098_00767.jpg |titolo=Copia archiviata |accesso=7 ottobre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181007223637/http://dl.antenati.san.beniculturali.it/v/Archivio+di+Stato+di+Napoli/Stato+civile+italiano/Avvocata/Nati/15_06_1861-28_12_1861/004911098_00767.jpg |dataarchivio=7 ottobre 2018 |urlmorto=sì }}</ref> Diaz''' nacque a Napoli nel palazzo al numero 22 di strada Cavone a Sant'Eframo nuovo, oggi via Francesco Saverio Correra, in sezione Avvocata. Figlio dell'ufficiale di Marina ingegnere del Genio Navale Don Ludovico, nativo di Gaeta e di Donna Irene dei baroni Cecconi, Armando fu avviato giovanissimo alla carriera militare come allievo dell'[[Accademia militare di Torino|Accademia militare d'artiglieria]] di [[Torino]], dove divenne ufficiale. Prese servizio nel [[1884]] al 10º [[Reggimento]] di artiglieria da campo, e dal [[1890]] al 1º Reggimento col grado di [[capitano]]. Nel [[1894]] frequentò la [[Scuola di guerra dell'esercito|Scuola di guerra]], classificandosi primo, due anni dopo (23/IV/1896, cf. annotazione su atto di nascita) sposò a Napoli Sarah De Rosa-Mirabelli<ref>{{Cita web |url=http://dl.antenati.san.beniculturali.it/v/Archivio+di+Stato+di+Napoli/Stato+civile+italiano/Avvocata/Nati/15_06_1861-28_12_1861/004911098_00768.jpg |titolo=Copia archiviata |accesso=7 ottobre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181007225054/http://dl.antenati.san.beniculturali.it/v/Archivio+di+Stato+di+Napoli/Stato+civile+italiano/Avvocata/Nati/15_06_1861-28_12_1861/004911098_00768.jpg |dataarchivio=7 ottobre 2018 |urlmorto=sì }}</ref>. Dal [[1895]] al [[1896]] servì nello [[Stato Maggiore]], nella segreteria del generale [[Alberto Pollio]], e nel [[1899]] fu promosso [[maggiore]], comandando per 18 mesi un [[battaglione]] del 26º Reggimento [[fanteria]].
[[Tenente colonnello]] nel [[1905]], passò dopo alcuni anni alla Divisione di [[Firenze]] come [[capo di Stato Maggiore]]. Nel [[1910]], durante la [[guerra italo-turca]], comandò il 21º fanteria e l'anno dopo il [[93º Reggimento fanteria "Messina"|93º Reggimento fanteria]] in [[Libia]],<ref>{{Cita web|url =http://www.lospecchiodellacitta.it/articolo.asp?tit=maggio%202007&titolo=maggio%202007%20/%20Opinioni%20e%20Commenti&id1=123&Numero=0&IDAnno=0&Azione=Find&ID=5964 |titolo = La Caserma "Paolini" e il 94º Reggimento Fanteria |autore = Paolo Pagnottella |sito = Lo Specchio della Città |data = maggio 2007}}</ref><ref>{{Cita web|url =http://digilander.libero.it/fiammecremisi/carneade/diaz.htm|titolo = Armando Vittorio Diaz|sito = fiammecremisi|accesso = 25 maggio 2015}}</ref> che era rimasto improvvisamente senza comando. Sempre in Libia, a [[Zanzur]], fu ferito nel [[1912]]<ref name="lastampa28092012">{{Cita news|titolo = L'arrivo in Italia dei feriti di Derna e di Zanzur – Lo sbarco a Napoli |url =http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,2/articleid,1194_01_1912_0270_0002_24273012/ |pubblicazione = [[La Stampa]] |città = [[Torino]] |data = 28 settembre 1912 |p = 2 |cid = lastampa28092012}}</ref>.
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