Diplovertebron punctatum: differenze tra le versioni
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Il '''diplovertebronte''' (
==Descrizione==
Le ricostruzioni storiche di ''Diplovertebron'' tra il 1926 e il 1967 in genere lo mostrano come un animale terrestre simile a un [[rettile]], con mani e piedi a cinque dita. Tuttavia, queste ricostruzioni sono state eseguite utilizzando resti fossili dei più completi ''[[Gephyrostegus]]'' e ''[[Solenodonsaurus]]'', che all'epoca erano considerati sinonimi di ''Diplovertebron''. Senza questi scheletri, i resti fossili di ''Diplovertebron'' sono molto più limitati. Oggi si presume che ''Diplovertebron'' fosse parzialmente o completamente acquatico, simile ad altri embolomeri come ''[[Archeria]]'' e ''[[Proterogyrinus]]''. Tuttavia, era probabilmente più simile a ''Gephyrostegus'' in termini di proporzioni generali. Le dimensioni di ''Diplovertebron'' dovevano aggirarsi sui 60 centimetri di lunghezza.
Come altri embolomeri, ciascuna delle [[vertebre]] di ''Diplovertebron'' era composta da due elementi a forma di anello di uguali dimensioni. Originariamente [[Antonin Frič]]
Le ossa del cranio frammentario sono solo leggermente ornate da striature, piuttosto che dalle numerose fosse presenti nei suoi stretti parenti. La [[premascella]] conteneva cinque [[denti]] spessi e conici, lunghi circa il doppio della loro larghezza. La [[mascella]] probabilmente aveva oltre 30 denti più sottili di quelli della
Il ventre era coperto da lunghe scaglie oblunghe con bordi arrotondati, mentre il dorso ne era privo. Si sono conservate varie ossa degli arti; stranamente, le ossa erano coperte da piccoli pori. L'[[Omero (anatomia)|omero]] aveva una forte cresta diagonale per metà della sua lunghezza, simile a quella di ''Archeria''. Anche il [[Bacino (anatomia)|bacino]] era abbastanza simile a quello di ''Archeria'' e ''Calligenethlon'', soprattutto l'[[Osso iliaco|ileo]], che aveva una struttura tipica per gli embolomeri, con due punte a forma di bastoncino sopra un corto "stelo". La parte anteriore era corta, ma quella posteriore era molto lunga. Frič (1885) indicò anche la presenza di un'[[interclavicola]], ma è possibile che quest'osso appartenesse a ''Gephyrostegus''.
==Classificazione==
''Diplovertebron punctatum'' venne descritto per la prima volta nel [[1879]] da Antonin Frič. ''Diplovertebron'' fu uno dei tanti tetrapodi fossili trovati nelle miniere di [[carbone]] ceche da Antonin Frič alla fine del [[XIX secolo]]. I suoi resti erano un assortimento di fossili disarticolati racchiusi in due lastre di carbone, che erano state designate Fr. Orig. 96 (per la lastra più piccola) e Fr. Orig. 128 (per la lastra più grande). D.M.S. Watson (1926) assegnò altri due esemplari completi al genere. Uno di questi era già stato designato come [[Olotipo|esemplare tipo]] del tetrapode [[Reptiliomorpha|rettiliomorfo]] ''Gephyrostegus'' da Otto Jaekel nel 1902, mentre il secondo esemplare, noto come DMSW B.65, era descritto nello studio di Watson. Uno studio successivo (Brough & Brough, 1967), ripristinò la validità di ''Gephyrostegus'', contrastando la decisione di Watson di aggiungere l'esemplare di Jaekel e DMSW B.65 al genere ''Diplovertebron''.
[[File:Diplovertebron Fritsch small slab.png|miniatura|left|Illustrazione dei fossili presenti sulla lastra nota come Fr. Orig. 96]]
La confusione [[Etimologia|etimologica]] del genere ''Diplovertebron'' aumentò quando [[Richard Lydekker]] ribattezzò ''Diplovertebron'' con il nome di '''''Diplospondylus''''' nel 1889, basandosi sul fatto che l'etimologia di "Diplospondylus" derivava interamente dal greco antico, mentre quella di "Diplovertebron" era un ibrido di greco e latino. Tuttavia, pochi altri paleontologi condividevano l'avversione di Lydekker nei confronti dei nomi ibridi.
Un altro aspetto della storia di ''Diplovertebron'' che portò ulteriore confusione riguarda l'etichettatura nelle illustrazioni litografiche originali di Frič. La tavola 53, l'illustrazione che mostrava resti della lastra più grande di fossili di
Diversi fossili cechi descritti da Frič come altri generi potrebbero effettivamente rappresentare ulteriore materiale di ''Diplovertebron''. '''''Hemichthys problematica''''', un cranio di [[pesce]] descritto nel 1895, fu in seguito riconosciuto come un cranio di [[Embolomeri|antracosauro]]. Klembara e colleghi (2014) hanno presentato una petizione per una ridescrizione di ''Hemichthys'', che consideravano ''[[nomen oblitum]]''. Allo stesso modo, una coda di embolomero con una densa squamatura lungo la parte inferiore fu chiamata '''''Nummulosaurus kolbii''''' nel 1901. Romer (1947) non riuscì a trovare alcuna prova che ''Nummulosaurus'' fosse differente da ''Diplovertebron''. Romer è stato anche uno dei pochi paleontologi a considerare ''Diplovertebron'' un [[Seymouriamorpha|seymouriamorfo]], piuttosto che un embolomero. Tuttavia, questo schema di classificazione si basava sui fossili di ''Gephyrostegus'', poiché i due generi erano ancora considerati sinonimi nel 1947.
Attualmente ''Diplovertebron'' è considerato un rappresentante degli [[Eogyrinidae|eogirinidi]], una famiglia di embolomeri solitamente di grandi dimensioni e dalle abitudini strettamente acquatiche, i cui rappresentanti più famosi sono però anch'essi poco noti e vittime di una classificazione confusa (''[[Pholiderpeton]]'', ''[[Pteroplax]]'', ''[[Eogyrinus]]''). In ogni caso, ''Diplovertebron'' sembrerebbe essere stato parte di un ramo collaterale, comprendente forme di piccole dimensioni e di abitudini maggiormente legate all'ambiente terrestre.
==Bibliografia==
*Frič, Antonin (1879). "Neue Uebersicht der in der Gaskohle und den Kalksteinen der Permformation in Böhmen vorgefundenen Thierreste". Sitzungsberichte der Königlichen Böhmischen Gesellschaft der Wissenschaften in Prague. 1878: 184–195.
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