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La '''Prva savezna liga FNRJ<ref>Dal 1945 al 1963 la Jugoslavia si è chiamata "Federativna Narodna Republika Jugoslavija" (Repubblica Federativa Popolare di Jugoslavia).</ref> 1948-1949''', conosciuta semplicemente come '''Prva liga 1948-1949''', fu la 20<sup>a</sup> edizione del [[Prva Liga (Jugoslavia)|campionato jugoslavo di calcio]], la terza dopo la fine della [[Seconda guerra mondiale]]. La vittoria finale fu appannaggio del {{Calcio Partizan|N}}, al suo secondo titolo. Dalla [[Prva Liga 1950|stagione successiva]] il torneo passerà alla cadenza dell'anno solare primavera-autunno (come nel [[Campionato sovietico di calcio|campionato sovietico]]), invece di quella autunno-primavera (più consono alla [[latitudine]] della Jugoslavia).
 
== Storia ==
Anche in questa annata il titolo jugoslavo si giocò sull'asse tra [[Zagabria]] e [[Belgrado]]. Il torneo presentava tre nuovi ingressi: quello del rientrante club montenegrino del {{Calcio Buducnost|N}} e quelli delle due matricole assolute dei serbi dello [[Fudbalski klub Vojvodina|Sloga Novi Sad]] e della giovanissima squadra aviatoria del [[Naša Krila]] di [[Zemun]]. Il campionato fu vinto dal [[Fudbalski klub Partizan|Partizan]], che bissò così il successo di due anni prima. Capocannoniere del torneo fu [[Frane Matošić]] ([[Hajduk Spalato]]) con 17 reti.
Anche in questa stagione le squadre favorite al titolo furono quelle di [[Belgrado]] e di [[Zagabria]]. Il torneo fu notevolmente smagrito rispetto alla precedente edizione, e comprendeva come nuova partecipante solo il [[FK Sarajevo|Sarajevo]]. La vittoria andò abbastanza nettamente nella capitale della [[Croazia]], mentre in zona retrocessione affondarono i giovani macedoni del {{Calcio Vardar|N}}, i serbi dello [[Spartak Subotica]], e le suddette matricole bosniache.
 
Da segnalarsi la conclusione dell'esperienza jugoslava della [[Ponziana]]: firmati e resi esecutivi i trattati di pace, il dittatore [[Josip Broz Tito|Tito]] aveva capito che la partita per l'annessione di [[Trieste]] era oramai persa, e quindi tagliò i finanziamenti che avevano permesso al club giuliano di competere nella massima divisione jugoslava. Ai dirigenti ponzianini non rimase che tornare a schierare un'unica squadra nel campionato [[italia]]no, all'interno del quale il residuo e indebolito presidio biancazzurro era nel frattempo caduto in [[Serie D|Promozione]]. La [[FIGC]] concesse il reintegro, dietro pegno però di una squalifica semestrale di tutti coloro che si erano tesserati nella [[Federazione calcistica della Serbia|FSJ]]
Capocannoniere del torneo fu per la seconda volta consecutiva [[Franjo Wölfl]] ({{Calcio Dinamo Zagabria|N}}), con 22 reti.
 
== Squadre partecipanti ==