Tell Halaf: differenze tra le versioni
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Nel 1899, quando l'area faceva parte dell'[[Impero ottomano|Impero Ottomano]], il diplomatico tedesco [[Max von Oppenheim]] viaggiava attraverso il nord della Mesopotamia per conto della [[Deutsche Bank]], lavorando per stabilire una rotta per la [[ferrovia di Baghdad]]. Il 19 Novembre 1899 von Oppenheim scoprì Tell Halaf, seguendo le indicazioni di storie raccontategli da persone del luogo che narravano di idoli di pietra sotterrati sotto la sabbia. Nell'arco di tre giorni furono scoperte numerose statue importanti, inclusa la cosiddetta "Dea seduta"<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=|url=https://www.telegraph.co.uk/culture/culturepicturegalleries/8316294/Ancient-Syrian-sculptures-destroyed-in-World-War-II-reconstructed-from-fragments.html?image=7|titolo=Ancient Syrian sculptures, destroyed in World War II, reconstructed from fragments|pubblicazione=Telegraph.co.uk|data=|accesso=2017-01-03}}</ref>. Fu scoperto anche l'ingresso del "palazzo Occidentale". Poiché non aveva i permessi per gli scavi, von Oppenheim sotterrò le statue scoperte e proseguì nel suo viaggio.
=== Scavi di Max von
[[File:halafhunting.jpg|thumb|Scena di caccia, rilievo in [[basalto]] trovato a Tell Halaf, 850–830 a.C.]]Secondo l'archeologo [[Ernst Herzfeld]], nel 1907 lui e von Oppenheim fecero dei progetti
Con un gruppo di cinque archeologi Oppenheim pianificò una campagna di scavi che iniziò nell'agosto del 1911<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/tell-halaf_(Enciclopedia-dell'-Arte-Antica)/|titolo=TELL HALAF in "Enciclopedia dell'Arte Antica"|sito=www.treccani.it|accesso=2017-01-04}}</ref>. Una parte importante dell'equipaggiamento fu importata dalla Germania, compreso un piccolo treno a vapore. Il costo totale di circa 750000
Durante gli scavi, Oppenheim scoprì le rovine della città di Guzana. Le scoperte più significative includevano grandi statue e rilievi del cosiddetto "
Nel 1914 Oppenheim decise di tornare temporaneamente in Germania. I ritrovamenti di Tell Halaf furono lasciati negli edifici in cui lui e il suo gruppo avevano abitato durante gli scavi. La maggior parte erano stati impacchettati e immagazzinati. Lo scoppio della [[prima guerra mondiale]]
Nel 1926 la Germania si unì alla Società delle Nazioni e fu così possibile per i cittadini
=== Il museo Tell Halaf di Berlino ===
I tentativi di Oppenheim di fare esibire i reperti al Pergamon Museum di Berlino fallirono, poiché il museo si
[[File:Tell Halaf Skorpionvogelmann.jpg|alt=Le statua dal Palazzo Occidentale di Tell Halaf, esplose in dozzine di pezzi a causa dello shock termico nel 1943, sono state reincollate un una sorta di puzzle tridimensionale.|miniatura|Statua dal Palazzo Occidentale di Tell Halaf, danneggiata dal fuoco nel 1943 e restaurata.]]
Nel 1939 Oppenheim tornò di nuovo in Siria per condurre degli
=== Ricostruzione dei reperti ===
Durante il governo comunista sotto la GDR i resti rimasero depositati nel Pergamon Museum. Dopo la riunificazione, il ''Masterplan Museumsinsel'' del 1999 promosse l'idea di restaurare la facciata del palazzo occidentale di Tell Halaf. Con il supporto finanziario della banca Sal. Oppenheim e dell'organizzazione Deutsche Forschungsgemeinschaft il [[museo dell'Asia Anteriore]] di Berlino intraprese il suo più grande progetto di restaurazione dalla ricostruzione della [[porta di Ishtar]]<ref>{{Cita web|url=http://www.tell-halaf-projekt.de/en/projekt/project_en.htm|titolo=Tell Halaf-Projekt|sito=www.tell-halaf-projekt.de|lingua=en|accesso=2017-01-04}}</ref>. Dal 2001 al 2010 più di 30 sculture furono ricostruite a partire da circa 27000 frammenti<ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/cultura/11_gennaio_31/gergolet-rinascono-dei-mesopotamia_272144f0-2d3c-11e0-becd-00144f02aabc.shtml|titolo=Così rinascono gli dei della Mesopotamia: da 27 mila frammenti - Corriere della Sera|sito=www.corriere.it|accesso=2017-01-04}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Stephen|cognome=Evans|autore=|url=https://www.bbc.com/news/world-europe-12308854|titolo=Berlin's Pergamon Museum exhibits Tell Halaf statues|pubblicazione=BBC News|data=2011-01-29|accesso=2017-01-04}}</ref>. Furono esposti al Pergamon Museum a Berlino nel 2011 e al Bundeskunsthalle di Bonn nel 2014. Quando la ricostruzione dell'[[isola dei musei]] di Berlino verrà completata nel 2015 la facciata del palazzo Occidentale costituirà l'ingresso del nuovo muse dell'Asia Anteriore{{Senza fonte}}.
== Note ==
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