Sega Pico: differenze tra le versioni

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== Design e software ==
Progettato con lo stesso hardware impiegato nel [[Sega Mega Drive]],<ref name="Miller">{{cita web|url=https://www.sega-16.com/2013/02/interview-joe-miller/|titolo=Interview: Joe Miller|autore=Ken Horowitz|data=7 febbraio 2013|sito=sega-16.com|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180620024711/https://www.sega-16.com/2013/02/interview-joe-miller/|dataarchivio=20 giugno 2018|accesso=8 agosto 2019|lingua=en}}</ref> la forma fisica di Pico era stata concepita per apparire simile a quella di un computer portatile. La console comprendeva uno stilo chiamato "Magic Pen", ununa [[touchpadtavoletta grafica]] ed una croce direzionale incastonata nella scocca; sia lo stilo che la croce direzionale potevano essere impiegati per impartire i comandi per i vari videogiochi, usando la Magic Pen come se fosse un [[mouse]] oppure premendo i tasti direzionali. Poiché Pico non aveva un proprio schermo o un'uscita [[Radiofrequenza|RF]], doveva essere necessariamente collegato ad un monitor mediante un cavo [[video composito]] od un [[videoregistratore]] per poter giocare su uno schermo con ingresso RF.<ref name="GPro65">{{cita pubblicazione|url=https://archive.org/details/GamePro_Issue_065_December_1994|titolo=Sega's Younger Side: Pico and Sega Club Software|data=dicembre 1994|pubblicazione=GamePro|editore=International Data Group|numero=65|p=80|accesso=8 agosto 2019|lingua=en}}</ref> Con il tocco dello stilo sulsulla tavoletta touchpadgrafica era inoltre possibile sia disegnare sia animare un personaggio sullo schermo.<ref name="Allgame">{{cita web|url=http://www.allgame.com/platform.php?id=40|titolo=Sega Pico - Overview|autore=David Beuscher|sito=allgame.com|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110424132302/http://allgame.com/platform.php?id=40|dataarchivio=24 aprile 2011|accesso=8 agosto 2019|lingua=en}}</ref>
 
Le cartucce di Pico, chiamate "Storyware", avevano la forma di un [[album illustrato]] con l'attaccatura per lo slot in basso. La console cambiava il display della televisione e il set di azioni che il giocatore doveva compiere ogni volta che veniva sfogliata una pagina dello "Storyware".<ref name="GPro65" /> Ogni pagina era corredata da voci e musiche specifiche. I videogiochi si focalizzavano sull'insegnamento di concetti basilari, tra cui la musica, il contare, la compitazione, la lettura, gli abbinamenti e la colorazione. Tra i titoli supportati vi erano anche personaggi animati provenienti da diversi ''[[franchise]]'', tra cui [[Il Re Leone]] e [[Winnie the Pooh]]. Sega, inoltre, pubblicò titoli per Pico con la propria mascotte, [[Sonic (personaggio)|Sonic]], tra cui ''[[Sonic the Hedgehog's Gameworld]]''<ref name="Allgame" /> e ''[[Tails and the Music Maker]]''.<ref>{{cita web|url=http://www.allgame.com/game.php?id=20601|titolo=''Tails and the Music Maker''|sito=allgame.com|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141116000732/http://www.allgame.com/game.php?id=20601|dataarchivio=16 novembre 2014|accesso=8 agosto 2019|lingua=en}}</ref>
 
Secondo l'allora capo della ricerca e sviluppo dell'hardware delle console Sega, Hideki Sato, lo sviluppo di Pico fu possibile grazie al precedente lavoro dell'azienda sulle cartucce MyCard, portato avanti per la console [[SG-1000]], e alle tavolette per disegnaregrafiche. La tecnologia dei sensori presenti nelnella tavoletta touchpadgrafica proveniva da ciò che era stato sviluppato per il videogioco del 1987 ''World Derby'', mentre la CPU e il chip grafico della console erano gli stessi del Mega Drive.<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=Hideki Sato|data=novembre 1998|titolo=The History of Sega Console Hardware|url=http://shmuplations.com/segahistory/|pubblicazione=Famitsu DC|editore=ASCII Corporation|accesso=8 agosto 2019|lingua=en}}</ref>
 
== Storia ==