Marcaria: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 52:
 
=== Dal X secolo ===
Alla fine del [[X secolo]] si affermarono localmente le famiglie feudali e Marcaria era dominata dagli [[Obertenghi]], dai quali discenderanno varie importanti dinastie, come [[Estensi]] e [[Pallavicino]], mentre Campitello era sotto il controllo dei [[Canossa (famiglia)|Canossa]], che già con [[Tedaldo di Canossa|Tedaldo]] dominavano il [[mantova]]nomantovano.
 
Adalberto Obertengo nel [[1033]] donò il castello di Marcaria e il suo territorio al [[monastero di Santa Maria Assunta]] (poi [[Castione Marchesi]]) e tale possesso rimase valido formalmente sino al [[XVIII secolo]], malgrado il godimento temporaneaotemporaneo di questo privilegio passasse a diversi signori.<ref>{{cita libro|C.|Chizzoni|Marcaria,cit.pagg.31-34}}</ref>
Campitello, dopo le acquisizioni locali dalla Chiesa mantovana di [[Bonifacio di Canossa]], alla morte di [[Matilde di Canossa|Matilde]] ([[1115]]), per sua volontà entra nei possedimenti della [[Diocesi di Mantova]]. Questo determinò l'ostilità degli antichi vassalli canossani, i cosiddetti dòmini di Campitello, che si esaurirà con la fine della dinastia canossana e la disgregazione dell'impianto feudale. Nel mantovano si riaffermarono le grandi famiglie e le consorterie nobiliari legate al passato, facilitate dal fatto che l'imperatore, dopo la morte di Matilde, non nominò alcun successore a rappresentarlo. Intorno al [[XII secolo]] in Marcaria si affermarono conti locali legati ai [[Bosone II (conte)|conti di Sabbioneta]] e agli [[Ugoni-Longhi|Ugonidi]] di stirpe bresciana: i [[conti di Marcaria]], che competeranno con le nascenti realtà comunali di Mantova, Brescia, Cremona nel tentativo di acquisire il potere cittadino, senza tuttavia contrastarne l'affermazione.
 
Campitello, dopo le acquisizioni locali dalla Chiesa mantovana di [[Bonifacio di Canossa]], alla morte di [[Matilde di Canossa|Matilde]] ([[1115]]), per sua volontà entraentrò nei possedimenti della [[Diocesi di Mantova]]. Questo determinò l'ostilità degli antichi vassalli canossani, i cosiddetti dòmini di Campitello, che si esauriràesaurì con la fine della dinastia canossana e la disgregazione dell'impianto feudale. Nel mantovano si riaffermarono le grandi famiglie e le consorterie nobiliari legate al passato, facilitate dal fatto che l'imperatore, dopo la morte di Matilde, non nominò alcun successore a rappresentarlo. Intorno al [[XII secolo]] in Marcaria si affermarono conti locali legati ai [[Bosone II (conte)|conti di Sabbioneta]] e agli [[Ugoni-Longhi|Ugonidi]] di stirpe bresciana: i [[conti di Marcaria]], che competeranno con le nascenti realtà comunali di Mantova, Brescia, Cremona nel tentativo di acquisire il potere cittadino, senza tuttavia contrastarne l'affermazione.
 
=== Dal XIV secolo ===