C'era una volta a... Hollywood: differenze tra le versioni

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'''''C'era una volta a... Hollywood''''' (''Once Upon a Time in... Hollywood'') è un [[film]] del [[2019]] scritto e diretto da [[Quentin Tarantino]].
 
Il film, interpretato da [[Leonardo DiCaprio]], [[Brad Pitt]] e [[Margot Robbie]], è ambientato nella [[Los Angeles]] del [[1969]] e segue le vicende di un attore televisivo e della sua controfigura, intenti, sullo sfondo degli [[Eccidio di Cielo Drive|omicidi della [[famiglia Manson]], ada entrare nell'industria cinematografica [[Hollywood|hollywoodiana]].
 
Presentato in concorso al [[Festival di Cannes 2019]], il film è uscito negli Stati Uniti il 26 luglio 2019.
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Alla fine degli anni cinquanta, l'attore Rick Dalton è protagonista della popolare serie televisiva western ''Bounty Law'' e sembra pronto a compiere il "grande salto" da volto televisivo a star del cinema. Nel febbraio del 1969, tuttavia, la sua carriera non è decollata come previsto e, mentre a [[Hollywood]] sta emergendo [[Nuova Hollywood|un nuovo tipo di cinema]] e con esso un tipo d'attore diverso dal suo, Dalton si ritrova ad accettare parti da cattivo occasionale in televisione. A passarsela male è anche Cliff Booth, da dieci anni sua inseparabile controfigura, miglior amico e, da quando Dalton è stato fermato per guida in stato d'ebbrezza, autista personale: già sospettato della morte di sua moglie, è stato bandito qualche anno prima dai set a causa di una rissa scoppiata con [[Bruce Lee]] durante le riprese di un episodio de ''[[Il Calabrone Verde (serie televisiva)|Il Calabrone Verde]]''.
 
Dalton viene contattato dall'agente di casting Marvin Schwarzs, che gli propone una trasferta in [[Italia]], dove molti attori in declino prima di lui si sono riciclati come star di [[Western all'italiana|spaghetti western]]. La notizia che la sua carriera potrebbe essere giunta al capolinea getta Dalton nello sconforto, finché non scopre che nella [[10050 Cielo Drive|casa a fianco alla sua]] si è appena trasferita la giovane coppia del regista [[Roman Polański]], uno dei nomi più caldi del momento a Hollywood, e sua moglie, l'attrice [[Sharon Tate]]. Mentre Dalton fantastica di entrare nelle grazie della coppia e ravvivare la propria carriera con un ruolo in un film di Polański, Booth nota uno strano giovane, [[Charles Manson]], che si presenta a casa Polański in cerca del [[Terry Melcher|precedente proprietario]] e che, prima di venire allontanato, adocchia la Tate.
 
Guidando per Los Angeles nell'attesa di riprendere Dalton dal set, Booth offre un passaggio alla giovane autostoppista Pussycat, una delle tante hippy che vagabondano per la città: dopo che Cliff rifiuta le ''avance'' della ragazza a causa della sua minore età, questa lo conduce allo Spahn Ranch, un ranch cinematografico abbandonato dove vive, per fargli conoscere «Charlie». Booth nota un'atmosfera sinistra nella [[famiglia Manson|comune hippie che si è stabilita lì]] e decide di andarsene, data la crescente ostilità di Pussycat e gli altri nei suoi confronti.
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[[Robert Richardson]], abituale collaboratore artistico di Tarantino, è stato il [[direttore della fotografia]] del film.<ref name="collider"/> Inizialmente, Richardson e Tarantino intendevano girare il film in [[70 millimetri]] come col precedente ''The Hateful Eight'', ma, quando questa scelta si è dimostrata troppo costosa, hanno optato per la [[Pellicola cinematografica|pellicola]] [[Kodak]] [[35 millimetri]] in [[formato anamorfico]], girando con macchine da presa e lenti [[Panavision]].<ref name="collider">{{cita web|url=http://collider.com/robert-richardson-interview-a-private-war-filmstruck-the-aviator/|titolo=Cinematographer Robert Richardson on ‘A Private War’, the loss of FilmStruck, ‘The Aviator’ and more|autore=Adam Chitwood|data=15 novembre 2018|accesso=15 novembre 2018|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=http://collider.com/once-upon-a-time-in-hollywood-details-robert-richardson/|titolo=Exclusive: ‘Once Upon a Time in Hollywood’ is “spooky” and “playful”, says DP Robert Richardson|autore=Adam Chitwood|data=30 ottobre 2018|accesso=15 novembre 2018|lingua=en}}</ref><ref name="richardson">{{cita web|cognome=Desowitz|nome=Bill|url=https://www.indiewire.com/2019/07/once-upon-a-time-in-hollywood-cinematographer-robert-richardson-quentin-tarantino-1969-1202159937/|titolo="Once Upon a Time in Hollywood": How Cinematographer Robert Richardson captured 1969 in 2019|accesso=3 settembre 2019|data=22 luglio 2019|lingua=en}}</ref> Per le scene di ''Bounty Law'' e ''Lancer'', i due hanno girato in [[Super 8 millimetri|Super 8]] e [[16 millimetri]] [[Ektachrome]], direttamente in [[bianco e nero]].<ref name="richardson"/> Richardson ha dichiarato che le istruzioni dategli da Tarantino erano di dare al film «una sensazione di retrò, ma anche di contemporaneo», per meglio riflettere il contrasto tra vecchia e nuova Hollywood presente nella storia.<ref name="richardson"/>
 
La produzione ha dovuto spezzare le riprese delle scene nella [[Hollywood Boulevard]] "riportata" al 1969 in due parti, siccome la [[camera di commercio]] di Hollywood non aveva dato il permesso di bloccare il traffico losangelino per così a lungo: nella prima parte sono state girate le scene riguardanti quattro dei sei isolati prescelti, mentre alcuni mesi dopo è stato il turno dei rimanenti due isolati.<ref name="glory"/><ref name=secrets/><ref name=playboy/> Dopo le paghe degli attori, le riprese ada Hollywood Boulevard, comprese della ricostruzione scenografica dell'epoca, sono state l'elemento più costoso di tutto il film.<ref name="glory"/> Per girare nella [[Playboy Mansion]], Tarantino ha dovuto trattare con Daren Metropoulos, nuovo proprietario dell'edificio dopo la morte di [[Hugh Hefner]]: inizialmente restio a fornire l'edificio, in fase di ristrutturazione, Metropoulos ha poi acconsentito, venendo accreditato come "produttore associato" del film.<ref name=guida/><ref name=playboy>{{cita web|cognome=Han|nome=Karen|url=https://www.polygon.com/2019/7/28/8932339/once-upon-a-time-in-hollywood-quentin-tarantino-playboy-mansion|titolo=What it took to get the Playboy Mansion for Once Upon a Time... in Hollywood|accesso=3 settembre 2019|data=28 luglio 2019|lingua=en}}</ref>
 
Le inquadrature con Rick Dalton inserite in un episodio realmente esistente della serie televisiva ''[[F.B.I. (serie televisiva)|F.B.I.]]'' (1965–1974) sono state girate nella [[Santa Monica Mountains]] National Recreation Area.<ref name=tour/> Le scene di ''Bounty Law'' e ''Lancer'' sono state girate in parte al Melody Movie Ranch, che Tarantino aveva già usato per delle scene di ''[[Django Unchained]]'' (2012), e agli [[Universal Studios Hollywood]].<ref name=tour/> Per la scena in cui Dalton arde vivi dei nazisti con un [[lanciafiamme]] in un film, DiCaprio ha dovuto far fuoco con un vero lanciafiamme contro delle controfigure opportunamente protette: bloccato dall'agitazione, l'attore ha però dovuto aspettare che una controfigura gli dimostrasse di poter prendere fuoco senza rischi prima di riuscire a usare l'arma.<ref>{{cita web|url=https://www.indiewire.com/2019/08/leonardo-dicaprio-freaked-once-upon-a-time-in-hollywood-flamethrower-1202163593/|titolo=Leonardo DiCaprio was scared to film ‘Once Upon a Time in Hollywood’ flamethrower scenes|nome=Zack|cognome=Sharf|data=6 agosto 2019|accesso=7 agosto 2019|lingua=en}}</ref>
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=== Critica ===
Dopo la proiezione al Festival di Cannes, il pubblico in sala ha riservato sette minuti di [[standing ovation]] al film.<ref>{{cita web|url=https://movieplayer.it/news/cannes-2019-cera-una-volta-a-hollywood-standing-ovation_67474/|titolo=Cannes 2019: ‘C'era una volta... a Hollywood’ accolto da 7 minuti di standing ovation!|sito=[[Movieplayer.it]]|autore=Beatrice Pagan|data=22 maggio 2019|accesso=22 maggio 2019}}</ref> ''The Hollywood Reporter'' scrive che la [[critica cinematografica|critica]] l'ha accolto in modo «generalmente positivo», lodandone in particolar modo la ricostruzione del periodo storico e le interpretazioni del cast, mentre «si è divisa riguardo al finale».<ref>{{cita web|url=https://www.hollywoodreporter.com/heat-vision/once-a-time-hollywood-reviews-what-critics-are-saying-1212670|nome1=Trilby|cognome1=Beresford|nome2=Katie|cognome2=Kilkenny|titolo=‘Once Upon a Time in Hollywood’: What the critics are saying|pubblicazione=[[The Hollywood Reporter]]|data=21 maggio 2019|accesso=21 maggio 2019|lingua=en}}</ref> Su [[Rotten Tomatoes]], il film detiene una percentuale dell'85% di pareri positivi, basata su 500 recensioni da parte della critica, con una media del 7,8.<ref>{{cita web|url=https://www.rottentomatoes.com/m/once_upon_a_time_in_hollywood|titolo=Once Upon a Time in Hollywood (2019)|sito=[[Rotten Tomatoes]]|accesso=20 settembre 2019|lingua=en}}</ref> [[Metacritic]] assegna al film un punteggio di 83 su 100 basato su 61 recensioni da parte della critica, ada indicare un «apprezzamento pressoché unanime».<ref>{{cita web|url=https://www.metacritic.com/movie/once-upon-a-time-in-hollywood|titolo=Once Upon a Time in Hollywood reviews|sito=[[Metacritic]]|accesso=20 settembre 2019|lingua=en}}</ref>
 
Tra le recensioni più positive c'è stata quella di [[Peter Bradshaw]], che, scrivendo per ''[[The Guardian]]'', ha dato al film 5 stelle su 5, lodando le interpretazioni di Pitt e DiCaprio e definendo il film «un'affascinante ballata losangelina sul riscatto».<ref>{{cita web|url=https://www.theguardian.com/film/2019/may/21/once-upon-a-time-in-hollywood-review-tarantino-dazzling-dicaprio-pitt|titolo=Once Upon a Time ... in Hollywood review – Tarantino's dazzling LA redemption song|nome=Peter|cognome=Bradshaw|pubblicazione=[[The Guardian]]|data=21 maggio 2019|accesso=4 luglio 2019|lingua=en}}</ref> Peter Travers di ''[[Rolling Stone]]'' gli assegna 4,5 stelle su 5, scrivendo che «tutti gli attori, in ruoli sia grandi che piccoli, danno il massimo. Due ore e quaranta possono sembrare lunghe a qualcuno, ma io non ne cambierei nemmeno un'inquadratura».<ref>{{cita web|url=https://www.rollingstone.com/movies/movie-reviews/once-upon-a-time-in-hollywood-movie-review-quentin-tarantino-861778/|titolo='Once Upon a Time in Hollywood' review: Tarantino's violent Tinseltown valentine|cognome=Travers|nome=Peter|sito=[[Rolling Stone]]|data=22 luglio 2019|accesso=10 settembre 2019|lingua=en}}</ref> [[Roger Ebert|RogerEbert.com]] gli assegna 4 stelle su 5, definendolo «stratificato ed ambizione, questo film è il prodotto di un regista sicuro di sé al lavoro con dei collaboratori perfettamente in sintono con la sua visione».<ref>{{cita web|url=https://www.rogerebert.com/reviews/once-upon-a-time-in--hollywood-2019|titolo=Once Upon a Time ... in Hollywood movie review (2019)|cognome=Tallerico|nome=Brian|data=23 luglio 2019|accesso=19 agosto 2019|lingua=en}}</ref> Per Richard Roeper del ''[[Chicago Sun-Times]]'', il film è riuscito sia come «vivido ritratto di un'epoca» che come «combinazione fantasiosa, e talvolta scioccante, di realtà e finzione pura», assegnandogli 4 stelle su 4.<ref>{{cita web|url=https://chicago.suntimes.com/2019/7/22/20706094/once-upon-time-hollywood-review-movie-quentin-tarantino-brad-pitt-leonardo-dicaprio-richard-roeper|titolo='Once Upon a Time in Hollywood' review: Quentin Tarantino's colorful snapshot of an era|nome=Richard|cognome=Roeper|sito=[[Chicago Sun-Times]]|data=22 luglio 2019|accesso=3 settembre 2019|lingua=en}}</ref> Meno positivo, Owen Gleiberman di ''[[Variety (rivista)|Variety]]'' lo deserve come «un [[collage]] di cinema coinvolgente, ma, in fin dei conti, non un capolavoro».<ref>{{cita web|url=https://variety.com/2019/film/reviews/once-upon-a-time-in-hollywood-review-quentin-tarantino-brad-pitt-leonardo-dicaprio-cannes-film-1203222012/|titolo=Cannes Film Review: ‘Once Upon a Time…in Hollywood’|nome=Owen|cognome=Gleiberman|data=21 maggio 2019|accesso=4 luglio 2019|sito=[[Variety (rivista)|Variety.com]]|lingua=en}}</ref>
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== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[10050 Cielo Drive]]
* [[Eccidio di Cielo Drive]]
* [[Famiglia Manson]]
 
== Altri progetti ==