ADPCM: differenze tra le versioni
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La codifica ADPCM utilizza le differenze fra i campioni PCM originari. Quando le differenze presentano una regolarità in termini di valore massimo e di frequenza dei valori ripetuti, per cui diventa possibile memorizzare un numero finito di quelli più frequenti all'interno di tabelle, dette di ''look-up''. <br />
Se si aggiunge una fase di predizione, nella quale il valore del campione precedente è un predittore del valore attuale, a parità di rapporto segnale/rumore, sarà inferiore il numero di bit necessario a rappresentare il segnale: N bit assegnati per <math>2^N</math> possibili valori di differenza. Una possibile tecnica di predizione è quella di tipo lineare e su un numero finito di campioni. In questo caso si usa il criterio del minimo errore quadratico medio [[MEMQ]]<ref>Problema del MEQM presentato in {{cita libro | autore = Neil A. Weiss | aurore = Lucio Bertoli Barsotti | url = https://books.google.it/books?id=RoIEursfmy8C&pg=PA314&lpg=PA314 | titolo = Calcolo delle probabilità | pagina = 314 | oclc = 1088850458 | editore = Pearson | ulrarchivio = http://archive.is/jl94i/ | dataarchivio = 21 settembre 2019 | urlmorto = no }}, mentre per la teoria si può consultare [http://www1.unipa.it/~laura.giarre/corsoide/Stima_IeAD.pdf/ Laura Giarre, unipa.it, p. 30].</ref>:<ref name="lombardo,2014" />
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