Operone: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Danilo (discussione | contributi)
mNessun oggetto della modifica
Danilo (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Riga 4:
 
I geni strutturali sono preceduti, nell'ordine, dalle sequenze p1, p2 e o.
 
 
[[Immagine: Opelac0.jpg]]
 
 
La sequenza p2 serve per l’attacco della Rna polimerasi, l’enzima che effettua la trascrizione. Questa, dopo essersi legata, scorre verso destra e, giunta all’inizio del gene z, comincia a “ricopiare” i tre geni strutturali in un mRna.
Il gene i (che non è adiacente) produce a ritmo costante una proteina, il '''repressore''', che quando si lega al '''gene operatore o''' impedisce alla polimerasi di trascrivere l’operone.
 
 
[[Immagine: Opelac1.ipg]]
 
Quando nell’ambiente è presente il lattosio, questo si lega al repressore impedendone il legame con l’operatore: è così possibile la trascrizione dell’operone.
 
 
[[Immagine: Opelac2.jpg]]
 
Anche in presenza di lattosio, la trascrizione dell’operone è scarsa finché è presente in quantità il glucosio, lo zucchero più facilmente utilizzabile da parte degli organismi. Quando il glucosio scarseggia viene prodotto Amp ciclico (cAmp), una molecola che in tutti gli organismi funziona come segnale di carenza energetica. Il cAmp legandosi alla Crp (proteina recettrice del cAmp) la rende in grado di legarsi, tra l’altro, alla sequenza p1 stimolando notevolmente la trascrizione dell’operone.
 
 
[[Immagine: Opelac3.jpg]]
Riassumiamo le situazioni possibili: