Marco Atilio Regolo: differenze tra le versioni

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Atilio Regolo voleva giungere alla conclusione prima che da Roma giungesse l'altro collega e prima che il partito contrario alla guerra prendesse il sopravvento a causa degli enormi costi economici ed umani che già si dovevano sostenere. Regolo commise però l'errore di sottovalutare le forze dei Cartaginesi e impose delle condizioni di pace troppo pesanti, soprattutto chiese che Cartagine si rimettesse alla ''fides'' dei romani, una resa senza condizioni. Cartagine riprese le ostilità con un esercito riorganizzato e comandato da un vero comandante contro un esercito di Roma a ranghi ridotti. Regolo fu pesantemente sconfitto presso [[Battaglia di Tunisi|Tunisi]] e fatto prigioniero.
 
Si salvarono circa 2.000 uomini che ripararono a Clupea e furono raccolti da una grossa flotta che era stata inviata da Roma per chiudere definitivamente le ostilità. La flotta dovette invece immediatamente rientrare in Sicilia ma venne quasi del tutto distrutta da una [[Naufragi della flotta romana nella prima guerra punica|furiosa tempesta]]. La guerra continuò in Sicilia e in mare per altri tredici anni. Altre battaglie, soprattutto navali furono combattute. Altre distruzioni e altre migliaia di morti. Le forze economiche e umane sia di Roma che di Cartagine erano giunte al livello più basso possibile e furono nuovamente intavolate trattative di pace.
 
==La leggenda==