Pop art: differenze tra le versioni

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=== Pop art italiana ===
In Italia la Pop art si sviluppa grazie all'arrivo di opere di artisti pop americani alla mostra contemporanea della Biennale di Venezia, nonostante qualche critico la avversi accusandola di contenere «i germi di un nuovo fascismo»<ref>{{cita news|Franco Passoni|https://avanti.senato.it/avanti/js/pdfjs-dist/web/viewer.html?file{{=}}/avanti/files/reader.php?f%3DAvanti%201896-1993%20PDF/Avanti-Lotto2/CFI0422392_19640802_173.pdf#page{{=}}6|Non ci piace perché contiene i germi di un nuovo fascismo|Avanti!|2 agosto 1964|p=6|citazione=[la Pop art] non ci piace perché, forse involontariamente da parte degli artisti, essa contiene i germi di un nuovo fascismo, di un qua­lunquismo violento e assolu­to, che è quanto di più pe­ricoloso possano partorire la pittura e la cultura del no­stro tempo, il quale richiede invece grande coscienza e responsabilità civile}}</ref>. Roma è la città dove questo movimento artistico si sviluppa proprio per lo stretto contatto con la capitale americana. Ed è proprio a Roma che nel 1959, si ferma e si stabilisce [[Cy Twombly]], molto legato all'arte pop degli Stati Uniti anche se egli stesso non aderisce al movimento. I principali esponenti in Italia sono:
 
* [[Michelangelo Pistoletto]] (1933), artista sperimentale. Nella sua serie di quadri specchianti ha un ruolo fondamentale lo specchio, in quanto tramite esso il pubblico può partecipare all'opera. Nella sua vita artistica si accosta anche all'Arte povera e all'Arte concettuale, infatti nel 1967 dà vita all'insieme di tutte le arti (musica, pittura, danza...) e questo è un procedimento di sperimentazione.