Movimento operaio: differenze tra le versioni

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Il movimento operaio si sviluppa storicamente a partire dal [[XIX secolo]] in [[Europa]] e negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], prende piede a seguito della [[rivoluzione industriale]] e allo sviluppo del [[capitalismo]] e della nuova [[borghesia]] imprenditoriale, con la nascita di associazioni e organizzazioni di operai volte alla conquista di miglioramenti nelle condizioni di [[Lavoro (economia)|lavoro]].
 
Questi movimentimoviment prendono la forma di [[mutuo soccorso|società di mutuo soccorso]], [[leghe operaie]] e [[leghe contadine]], fino alla nascita del [[Sindacato]]. Le prime a nascere sono le [[Trade Unions]] ([[1824]]) nel mondo anglosassone, molto più tardi seguite dalle leghe francesi ([[1864]]) e tedesche ([[1869]]). Queste associazioni si pongono generalmente l'obiettivo di migliorare - attraverso le lotte sociali e le riforme - i salari ed in generale le condizioni di vita, attraverso, fra l'altro, la riduzione dell'orario lavorativo, la tutela del [[lavoro minorile]] e femminile.
 
È di quegli anni la nascita e lo sviluppo del [[socialismo scientifico]] (dottrina elaborata da [[Karl Marx]] e [[Friedrich Engels]]) che darà vita (insieme ad altre correnti come l'[[anarchia|anarchismo]] di [[Michail Bakunin]]) alla [[Prima Internazionale]] o [[Associazione Internazionale dei Lavoratori]] (A.I.L.), da alcuni definita l'ispiratrice della [[Comune di Parigi (1871)|Comune di Parigi]] il 18 marzo [[1871]]. Seguiranno numerose altre Internazionali che si rifaranno a quella pionieristica esperienza di organizzazione proletaria e socialista sovranazionale. Importante nei primi decenni del movimento fu anche la corrente del [[sindacalismo rivoluzionario]], ispirata al pensiero del francese [[Georges Sorel]] e che in [[Italia]] ebbe tra i suoi esponenti il socialista [[Arturo Labriola]] e, più tardi, il giovane [[Benito Mussolini]].