Vecchia Religione: differenze tra le versioni

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==La Vecchia Religione Italiana==
[[File:Guercino-diana.jpg|thumb|La dea [[Diana]] associata alla [[Luna (astrologia)|Luna]]<ref name="ChapterXI" /> (opera del [[Guercino]], 1658)]]
In un senso più specifico, per ''Vecchia Religione'' si può intendere una pratica religiosa e spirituale ritenuta nativa dell'[[Italia]], chiamata anche «[[Stregheria]]» o «Stregoneria Italiana». Quando [[Charles Leland|Leland]] alla fine dell'Ottocento condusse una serie di interviste tra la gente dell'[[appennino tosco-romagnolo]], che si dichiarava [[strega]] e seguace di un'antica religione,<ref>Come evidenziato nei suoi libri ''Etruscan Roman Remains in Popular Tradition'', e specialmente ''[[Aradia, o il Vangelo delle Streghe]]''.</ref> sembrò che fosse stato riscoperto un culto mai sopito, risalente all'[[antica Roma|epoca romana]] e persino [[etruschi|etrusca]], dedito ad adorare un Principio Femminile identificabile con [[Diana]], accompagnato da [[Apollo]] (appellato anche come [[Lucifero]]) e da [[Erodiade]], presumibilmente figlia di Diana.<ref>Charles G. Leland, ''Aradia o il Vangelo delle Streghe'', Stampa Alternativa, 2008.</ref> Altre divinità sarebbero [[Giano]], [[Pan]], [[Mefite]], [[Ecate]], [[Maimone]], [[Dioniso]], [[Bacco]] e molti altri.<ref>Sheanan e ArdathLili, ''Il Sabba italiano'', 2003.</ref>
 
Pur essendo innegabili delle sopravvivenze pagane nella religiosità di questi gruppi contadini, è tuttavia improbabile che si tratti di una religione organizzata in forma segreta sopravvissuta da tempi antichi.<ref>Francesco Dimitri, ''Neopaganesimo'', op. cit., pag. 48.</ref> La sopravvivenza del culto di Diana sarebbe attestata, secondo Leland, dalle testimonianze nei processi per stregoneria a noi pervenute a partire dal XIII secolo. Quanto a Erodiade, secondo lo storico e saggista italiano Ginzburg, essa sarebbe la cristianizzazione di «Herodiana», a sua volta proveniente dalle due divinità femminili [[Era (mitologia)|Hera]] e Diana;<ref>Ben Whitmore, ''Trials of the Moon: Reopening the Case for Historical Witchcraft'', pag. 37, nota 134, Briar Books, 2010.</ref> già nel XII secolo l'abate italiano [[Ugo da San Vittore]] parlava di donne che credono di uscire di notte, cavalcando animali, con Erodiade, che assimilava a Minerva.<ref>Giuseppe Bonomo, ''Caccia alle streghe: La credenza nelle streghe dal sec. XIII al XIX con particolare riferimento all'Italia'', pag. 18, Palumbo, 1971.</ref>