Walter Tobagi: differenze tra le versioni

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==L'assassinio==
Tobagi venne ucciso alle 11 di mattina con cinque colpi di pistola da un "commando" di terroristi, buona parte dei quali figli di famiglie della borghesia milanese. A sparare sono [[MarioMarco MaranoBarbone]] e [[MarcoMario BarboneMarano]]. È quest'ultimo a dargli il colpo di grazia, quando Tobagi si accascia per terra. Nel giro di pochi mesi dal suo omicidio, le indagini di Carabinieri e Magistratura, portano all’identificazione degli assassini ed in particolare, a quella del leader della neonata "Brigata 28 marzo", lo stesso Marco Barbone. Subito dopo il suo arresto, nel settembre del 1980, Barbone decide di collaborare con gli inquirenti; Grazie alle sue rivelazioni l'intera Brigata 28 marzo finisce in carcere, insieme a più di un centinaio di sospetti terroristi di sinistra, con cui Barbone è venuto in contatto nel corso della sua breve ma intensa carriera da terrorista.
 
Le indagini non chiariranno mai il ruolo svolto dalla fidanzata di Marco Barbone, una ragazza di nome [[Caterina Rosenzweig]], appartenente ad una ricca famiglia milanese. Nel [[1978]], cioé ben due anni prima dell'omicidio, Caterina Rosenzweig aveva lungamente pedinato Tobagi, che era anche suo docente di storia moderna all'Università Statale di Milano. Anche se nel settembre 1980 viene arrestata insieme con gli altri, Caterina verrà misteriosamente assolta per insufficienza di prove, nonostante nel corso del processo venga accertato che il gruppo di terroristi si riuniva a casa sua in via Solferino, a poca distanza dagli uffici dove lavorava Tobagi. Dopo il processo si trasferirà in Brasile, dove si perdono le sue tracce.