Imago Pietatis (Giovanni Bellini): differenze tra le versioni
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==Descrizione e stile==
L'immagine si rifà alle icone bizantine dell<nowiki>'</nowiki>''imago pietatis'', molto diffuse a Venezia, e dei ''Ritratti di Passione'', dove Cristo era raffigurato morto con le piaghe della Passione e con un fedele che lo contemplava, traendo dall'osservazione del dolore divino oltre che compassione anche consolazione per il proprio. Inoltre la disposizione delle braccia incrociate citava una celebre icona-mosaico
L'opera mostra, con una certa asprezza di modi, il Cristo che si leva dal sepolcro scoperchiato sullo sfondo di un paesaggio incorniciato da due alti promontori. Su questi promontori ci sono un albero secco e delle piante vive; queste ultime rappresentano la rinascita e la redenzione del genere umano grazie al sacrificio del Cristo. Nonostante gli influssi di [[Andrea Mantegna]] già riscontrabili (il pittore padovano era cognato di Bellini dal [[1453]]), l'opera è intonata a un lirismo intenso che divenne una delle caratteristiche base dell'arte di Giovanni, trasfigurando il dramma divino in un sentimento accorato e malinconico.
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