[[File:F-100 zero-length-launch trial.jpg|thumb|upright=1.4|Un [[North American F-100 Super Sabre|F-100D-60-NA]] (sn 56-2904) durante un lancio senza corsa di decollo.]]
La sigla '''ZLL''' (dall'[[lingua inglese|inglese]] '''''Z'''ero '''L'''enghtength '''L'''aunch'', "lancio a lunghezza zero") o '''ZLTO''' ('''''Z'''ero '''L'''enghtength '''T'''ake-'''O'''ff'', "decollo a lunghezza zero") indica un sistema di lancio per aerei senza corsa di [[decollo]].
Era costituito da una piattaforma di lancio trasportabile su cui era installato un [[aereo da caccia]] a [[Aereo a reazione|reazione]] appositamente modificato con dei [[endoreattore|razzi]] che permettevano un decollo senza il bisogno di una [[Pista d'atterraggio|pista]], seppur breve.
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===ZELMAL===
[[File:F-84 Thunderjet ZELL.jpg|thumb|Un F-84 durante un lancio senza corsa di decollo]]
La [[United States Air Force]] promosse il suo sistema di lancio con il programma ''Zero LenghtLength Launch Mat Landing'' in cui un caccia [[Republic F-84 Thunderjet|EF-84G]] era "sparato" in aria da un [[razzo a propellente solido]] (lo stesso che equipaggiava il [[missile da crociera]] [[MGM-1 Matador]]) che si sganciava automaticamente una volta esaurito. La fase di atterraggio prevedeva l'aggancio dell'aereo con un sistema analogo a quello impiegato sulle portaerei ma che, invece di decelerare lungo una piccola pista di atterraggio, cadeva su un materasso gonfiabile (prodotto dalla [[Goodyear Tire & Rubber Company|Goodyear]]) di 25 metri per 245. Il primo test senza pilota fu condotto il 15 dicembre 1953 presso la [[Edwards Air Force Base]], seguito, il 5 gennaio del 1954, dal primo decollo con ai comandi il pilota collaudatore Robert Turner. Turner atterrò in questo ed in un test successivo in maniera convenzionale, ma gli atterraggi sul materasso (iniziati nel giugno del 1954) si dimostrarono assai problematici. In uno il gancio di arresto strappò il materasso, risultando nella distruzione dell'aereo e gravi ferite per il pilota, negli altri due il materasso resistette, ma la decelerazione risultò essere troppo brusca, provocando danni al collo e alla schiena dei piloti. Dopo 28 lanci, il programma ZELMAL fu terminato.<ref name=vanpelt>{{Cita libro|titolo=Rocketing Into the Future|url=http://books.google.it/books?id=4M9i-FXVKckC&pg=PA181|autore=Michel van Pelt|editore=Springer|anno=2012|ISBN=978-1-4614-3200-5}}</ref>