PLATO: differenze tra le versioni
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Nel 1972 fu lanciato PLATO IV. Il terminale PLATO IV è stata una grande innovazione. Comprendeva l'invenzione del [[Schermo al plasma|display al plasma]] arancione di Bitzer, che incorporava sia la memoria che la grafica bitmap in un display. Questo display al plasma includeva una veloce capacità di tracciare linee vettoriali e funzionava a 1260 [[baud]], ottenendo 60 linee o 180 caratteri al secondo. Il display era una bitmap 512 × 512, con grafici sia a caratteri che a vettori eseguiti mediante logica cablata. Gli utenti avrebbero potuto fornire i propri personaggi per supportare una grafica [[bitmap]] rudimentale. L'aria compressa alimentava un selettore di immagini in microfiche a pistone che consentiva di proiettare immagini colorate sul retro dello schermo sotto il controllo del programma. Il display PLATO IV includeva anche un [[touch screen]] a infrarossi a griglia 16 × 16 che consentiva agli studenti di rispondere alle domande toccando un punto qualsiasi dello schermo.
[[File:PLATO4kb.jpg|miniatura| Una [[Tastiera (informatica)|tastiera]] standard per un terminale PLATO IV, 1976 ca. ]]
Era anche possibile collegare il terminale a dispositivi periferici. Una di queste periferiche era il [[ Legno sintetico Gooch |Gooch Synthetic Woodwind]] (dal nome dell'inventore Sherwin Gooch
Dal 1970 al 1994 la School of Music dell'Università dell'Illinois (U of I) sperimentò l'uso del sistema informatico PLATO CERL (Computer-based Education Research Laboratory) per fornire istruzioni online sulla musica. Sotto la guida di G. David Peters, la facoltà di musica e gli studenti lavorarono con le capacità tecniche di PLATO per produrre materiale didattico relativo alla musica.<ref>{{Cita libro|autore=Dear|nome=Brian|titolo=The Friendly Orange Glow: The untold story of the PLATO System and the dawn of cyberculture|data=2017|editore=Pantheon Books|pp=186–187|ISBN=978-1-101-87155-3}}</ref>
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Con l'avvento della tecnologia a microprocessore, i nuovi terminali PLATO furono sviluppati per essere meno costosi e più flessibili dei terminali PLATO IV. All'Università dell'Illinois questi furono chiamati terminali PLATO V, anche se non è mai esistito un sistema PLATO V (il sistema continuava ad essere chiamato PLATO IV). I microprocessori [[Intel 8080]] in questi terminali li hanno resi in grado di eseguire programmi localmente e hanno permesso di scaricare piccoli moduli software nel terminale per potenziare la didattica PLATO con una ricca animazione e altre funzionalità sofisticate che non erano disponibili altrimenti utilizzando un approccio tradizionale basato su terminali .<ref>[https://archives.library.illinois.edu/erec/University%20Archives/0713808/1977%20Aug%20X-50%20PLATO%20V%20Terminal%20Stifle.pdf The Plato V Terminal], J. E. Stifle, CERL Report X-50, August 1977.</ref>
All'inizio del 1972 i ricercatori di [[Xerox Palo Alto Research Center|Xerox PARC]] fecero un tour del sistema PLATO presso l'Università dell'Illinois. A quel tempo venivano mostrate parti del sistema, come il generatore di applicazioni ''Show Display'' per le immagini su PLATO (successivamente tradotto in un programma di disegno grafico sulla workstation [[Xerox Star]]
Nel 1975 il sistema PLATO serviva studenti dell'Università dell'Illinois come [[Richard Powers]]<ref name="eakin20030218">{{Cita news|lingua=en-US|nome=Emily|cognome=Eakin|url=https://www.nytimes.com/2003/02/18/books/author-science-guy-richard-powers-chronicling-technological-age-sees-novels-like.html|titolo=The Author as Science Guy; Richard Powers, Chronicling the Technological Age, Sees Novels, Like Computers, as Based on Codes|pubblicazione=The New York Times|data=2003-02-18|p=E1|accesso=2019-03-26|issn=0362-4331}}</ref> e quasi 150 altre località da un [[CDC Cyber]] 73 donato, inclusi non solo gli utenti del sistema PLATO III, ma un certo numero di scuole di grammatica, scuole superiori, college e università e installazioni militari. PLATO IV offriva testo, grafica e animazione come componenti intrinseche del contenuto del corso e includeva un costrutto a memoria condivisa (variabili "comuni") che consentiva ai programmi TUTOR di inviare dati tra vari utenti. Quest'ultimo costrutto fu utilizzato sia per i programmi di tipo chat, sia per il primo [[simulatore di volo]] multiutente.
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== Sforzi successivi e altre versioni ==
Uno dei più grandi successi del CDC commerciali con PLATO fu un sistema di testing on-line sviluppato per la [[ Associazione nazionale dei commercianti di valori mobiliari |National Association of Securities Dealers]] (ora il [[ Autorità di regolamentazione del settore finanziario |Financial Industry Regulatory Authority]]
Diverse piccole società collegate ai test si sono evolute anche dal sistema PLATO. Uno dei pochi sopravvissuti di quel gruppo è The Examiner Corporation. Il dott. Stanley Trollip e Gary Brown hanno sviluppato il prototipo di The Examiner System nel 1984.
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== Cyber1 ==
Nell'agosto 2004, una versione di PLATO<ref name="cyber1">{{Cita testo|url=http://www.cyber1.org/}}.</ref> corrispondente alla versione finale da CDC è stata rilasciata online. Questa versione di PLATO funziona con un'[[Emulatore|emulazione]] [[Free and Open Source Software|software gratuita e open source]] dell'hardware CDC originale chiamato Desktop Cyber. In sei mesi, solo con il passaparola, oltre 500 ex utenti si erano registrati per utilizzare il sistema. Molti degli studenti che hanno utilizzato PLATO negli anni '70 e '80 hanno avvertito un legame sociale speciale con la comunità di utenti che si sono riuniti utilizzando i potenti strumenti di comunicazione (programmi di conversazione, sistemi di registrazione e file di appunti) su PLATO.
Il software PLATO utilizzato su Cyber1 è la versione finale (99A) di CYBIS, previa autorizzazione di VCampus. Il sistema operativo sottostante è NOS 2.8.7, la versione finale del sistema operativo NOS, per concessione di Syntegra (ora British Telecom), che aveva acquisito il resto del business del mainframe di CDC. Cyber1 esegue questo software sull'emulatore Desktop Cyber. Desktop Cyber emula accuratamente nel software una gamma di modelli di mainframe CDC Cyber e molte periferiche.<ref>{{Cita web|url=http://members.iinet.net.au/~tom-hunter/index.html|titolo=Desktop CYBER Emulator|cognome=Hunter|nome=Tom|sito=iiNet|editore=Tom Hunter|accesso=30 October 2015}}</ref>
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