Monte Agner: differenze tra le versioni

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== Ascensioni ==
Sul lato sud del monte salgono la '''via normale''', esile sentiero con il tratto finale attrezzato, la '''Viavia ferrata del Canalone''', una ferrata che sale direttamente al bivacco Biasin attraverso il grande canalone rivolto verso il rifugio Scarpa e la '''Ferrataferrata Stella Alpina''', molto difficile, che sale la parete dei Lastei d'Agnèr e raggiunge il bivacco traversando il grande piano inclinato. Dal bivacco un'ulteriore ferrata esposta sulla grande Pareteparete Nordnord conduce alla panoramica vetta.
 
Come le dirimpettaie [[Pale di San Lucano]], il gruppo dell'Agnèr presenta grandi zoccoli di fitta vegetazione, accessi scomodi e pareti smisurate che richiedono resistenza, esperienza e tenacia. Le vie, all'infuori del classico ed affollato Spigolospigolo Nordnord, sono poco o per nulla frequentate, alcune attendono ancora la prima ripetizione. Le più famose sono:
 
* '''Spigolo nord''', o Spigolo Gilberti-Soravito, è la via più famosa del gruppo, è discretamente frequentata e conta decine di ripetizioni ogni anno. Con i suoi 1650 m di dislivello e difficoltà fino al VI- vanta il primato di via alpinistica più lunga di tutte le Dolomiti. Fu percorso in prima solitaria nel 1956 da [[Mario Fabbri (musicologo)|Mario Fabbri]];
* '''Via Jori-Andreoletti-Zanutti''',: è la via dei primi salitori della parete nord-est ed è saltuariamente ripetuta. Pur non presentando passaggi di VI come l'adiacente spigolo, è ritenuta di pari impegno e si svolge tutta all'interno della ben visibile e lunghissima serie di canali e camini a sinistra dello spigolo (1500 m, IV e V);
* '''Via dei Sudtirolesi''',: anch'essa è saltuariamente ripetuta e si svolge per rampe nel lato sinistro della parete nord-est, esce per il marcato colatoio a sinistra del grande scudo giallo (1400 m, IV con passi di V+ e A1);
* '''Via del cuore''', chiamata così perché è tracciata nel meandro più recondito del monte, a sinistra della Sudtirolesi; essa vince con lunghe traversate i grandi strapiombi accanto alla macchia a forma di cuore che li caratterizza (1300 m, VI- e A1);
* '''Via Vinci-Bernasconi''', ripetuta di rado, si svolge lungo le placconate a destra dello spigolo lungo una serie di fessure collegate con lunghi traversi (1350 m, VI);
* '''Pilastro Riccardo Bee''', considerato il capolavoro dell'alpinista bellunese è un itinerario estremo che sale la torre sporgente al centro della parete nord-ovest (750 m, difficoltà fino al VII).
 
== Bibliografia ==