L'uso del proverbio "chi troppo vuole nulla stringe" è ampiamente attestataattestato dalla letteratura, sia in raccolte di proverbi, in dizionari<ref>[http://books.google.it/books?id=GTgLAAAAQAAJ&pg=PA126&dq=chi+troppo+vuole+nulla+stringe&hl=it&sa=X&ei=snxxT-a5CcPGtAaHjunYDQ&ved=0CE8Q6AEwBg#v=onepage&q=chi%20troppo%20vuole%20nulla%20stringe&f=false Google Books Ghidini ''Voci e maniere di dire italiane additate a'futuri vocabolaristi, Volume 1'']</ref>, sia nel corso di altri testi<ref>[https://www.google.it/#hl=it&q=chi%20troppo%20vuole%20nulla%20stringe&psj=1&um=1&ie=UTF-8&tbo=u&tbm=bks&source=og&sa=N&tab=wp&psj=1&ei=Kn9xT969Oqmo4gTp_fG6Dw&bav=on.2,or.r_gc.r_pw.r_qf.,cf.osb&fp=f717e0ee1c974417&biw=1024&bih=653 D'Ambrosio ''una sposa in fuga'']</ref>, viene fatto risalire alla [[morale]] della favola ''La gallina dalle uova d'oro'' scritta da [[Esopo]] <ref>Angelo Canu, ''Proverbi e modi dire lodeini'' in ''Lodè: contributi antropologici alla sua storia,'' pag 87, Editrice UNI Service, 2011</ref> e può essere affiancato al detto "chi si contenta gode"<ref>Barbara Gulminelli, ''Fiabe e Fiori di Bach'', p. 101, Tecniche Nuove, 2007</ref>.
L'artista Nicola Palmieri, CEO di Docety e componente, insieme a Mario Palladino, del duo QDSS, ne ha dato una sua reinterpretazione in epoca recente, rendendo così il detto noto anche ai più profani.