Ignazio Florio jr: differenze tra le versioni
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==Biografia==
Conosciuto come Junior per distinguerlo dal padre [[Ignazio Florio]] che fu anche Senatore del Regno, era l'erede di una delle più grandi dinastie imprenditoriali italiane del tempo fondata dal nonno [[Vincenzo Florio (senatore)|Vincenzo Florio senior]] agli inizi dell'Ottocento. La madre era la baronessa Giovanna d'Ondes [[Trigona (famiglia)|Trigona]].
Dotato di una notevole cultura e sensibilità, a vent'anni aveva girato l'[[Europa]] intera e conosceva bene le lingue. Portano la sua firma le più importanti iniziative imprenditoriali nella [[Sicilia]] di fine [[XIX secolo|Ottocento]] ed inizio [[XX secolo|Novecento]]: della società anglo-siciliana per lo zolfo al ''Consorzio agrario siciliano'', dalla ''Ceramica Florio'' all'attività del [[Teatro Massimo Vittorio Emanuele|Teatro Massimo]] di cui, finché poté fu il principale impresario, scritturando fra gli altri l'allora giovane e sconosciuto [[Enrico Caruso]], dalla costruzione di [[Villa Igiea]] all'[[Porto dell'Acquasanta|Acquasanta]] ad opera di [[Ernesto Basile]], capolavoro del [[liberty]], fino alla fondazione del [[giornale]] ''[[L'Ora]]'' di [[Palermo]] e alla costruzione del [[Cantiere navale di Palermo]].
Come la sorella [[Giulia Florio|Giulia]] fu animato da un sincero slancio di umanità verso le classi più svantaggiate e lo dimostrò in più occasioni, come nel soccorso prestato in prima persona agli abitanti di [[Messina]] dopo il tragico [[terremoto di Messina del 1908|terremoto del 1908]].
Sposò [[Franca Florio]], nata baronessa Jacona Notarbartolo di San Giuliano, donna colta e intelligente. Insieme furono una delle coppie più in vista nella società internazionale del tempo. L'obiettivo di Ignazio Florio era europeizzare Palermo e la Sicilia, attirando capitali e investimenti stranieri nell'isola, intessendo una rete di rapporti e di amicizie autorevoli e potenti in cui giocò un ruolo di primo piano la stessa moglie Franca. Fu molto di più di un semplice sfavillio mondano: il suo sogno era modernizzare la Sicilia.
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