|PostNazionalità = , esperto nell'uso del [[siluro]], veterano della [[guerra russo-giapponese]], cui parper altro partecipò marginalmente, e della [[prima guerra mondiale]]. Tra gli anni [[Anni 1920|Venti]] e [[Anni 1930|Trenta]] del [[XX secolo]] fece una brillante carriera militare che lo portò a ricoprire i più alti incarichi: comandante dell'[[incrociatore da battaglia]] ''[[Kongo (incrociatore da battaglia)|Kongō]]'' e della [[nave da battaglia]] ''[[Mutsu (nave da battaglia)|Mutsu]]'', Capo di stato maggiore della Flotta combinata (''Rengō Kantai''), e comandante della [[2ª Flotta (Giappone)|2ª Flotta]]. Il 1° dicembre 1937 successe all'ammiraglio [[Osami Nagano]] al comando della Flotta Combinata (''Rengō Kantai''), mantenendolo fino al 30 agosto 1939, quando fu sostituito dall'ammiraglio [[Isoroku Yamamoto]]. Il giorno precedente era divenuto Ministro della marina dell'[[Impero giapponese]] nel [[Gabinetto di governo|Gabinetto]] dei [[Primo ministro del Giappone|Primi ministro]] [[Nobuyuki Abe]], ricoprendo tale incarico anche nei successivi governi retti da [[Mitsumasa Yonai]] e [[Fumimaro Konoe]]. Tenace oppositore della firma del [[patto tripartito]] tra [[Giappone]], [[Germania nazista]] e [[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]] [[Fascismo|fascista]], così come dell'eventuale [[guerra]] concontro gli [[Stati Uniti d'America]], a causa di una malattia, ma più probabilmente per le forti pressioni esercitate dagli ambienti militari oramai orientati alla guerra contro gli USA, si dimise il 5 ottobre 1940. Il 10 novembre [[1942]], in piena [[seconda guerra mondiale]], divenne comandante della Flotta dell'area cinese in sostituzione dell'ammiraglio [[Mineichi Kōga]], mantenendo tale carica fino al dicembre [[1943]], quando fu sostituito dall'ammiraglio [[Nobutake Kondō]]. Il 3 maggio 1943 divenne membro del Supremo Consiglio di Guerra, e vi fece parte fino alla data del suo collocamento in pensione, avvenuto il 1° giugno [[1945]]