Sultan bin 'Abd al-'Aziz Al Sa'ud: differenze tra le versioni

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== Ministro della Difesa e dell'Aviazione ==
Nel [[1963]], re Saʿūd lo ha nominato ministro della Difesa e dell'Aviazione.<ref name=bbc185pro/><ref name=lwire05>{{Cita news|titolo=Veteran Saudi defence minister becomes heir to throne|url=http://www.lebanonwire.com/0805/05080121AFP.asp|accesso=1º febbraio 2013|giornale=Lebanonwire|data=1º agosto 2005|città=Riyadh}}</ref> Ha favorito lo sviluppo delle forze armate saudite. Durante il regno di re Fayṣal, il principe Sulṭān si è particolarmente interessato alla situazione nello [[Yemen]].<ref name="HaleySnider1979">{{Cita libro|autore1=P. Edward Haley|autore2=Lewis W. Snider|autore3=M. Graeme Bannerman|titolo=Lebanon in Crisis: Participants and Issues|url=http://books.google.com/books?id=mdrqhFpLkC8C&pg=PR9|accesso=16 ottobre 2012|anno=1979|editore=Syracuse University Press|isbn=978-0-8156-2210-9|ppp=9}}</ref> La sua influenza è diminuita sotto il regno di re Khalid.<ref name=HaleySnider1979/>
 
Sulṭān ha acquistato carri armati statunitensi, aerei da combattimento, missili e [[Airborne Warning and Control System|AWACS]] (sistemi di allarme e di controllo in volo). Tuttavia, a causa dei problemi nell'assimilare le tecnologie all'interno delle sue forze armate, una percentuale relativamente elevata di materiale militare venne conservato in manutenzione, nonostante i 34 miliardi di dollari del bilancio della Difesa saudita spesi per il mantenimento di attrezzature militari. Sulṭān è presumibilmente diventato straordinariamente ricco, intascando tangenti da parte delle imprese occidentali che hanno ottenuto contratti di difesa per miliardi di dollari (anche se ciò non è mai stato verificato).<ref>{{Cita news|url=https://www.nytimes.com/2002/12/22/magazine/the-way-we-live-now-12-22-02-primer-who-s-who-in-the-house-of-saud.html?pagewanted=2|titolo=The way we live now|giornale=The New York Times|data=22 dicembre 2002|accesso=9 dicembre 2010}}</ref> È stato coinvolto in numerosi scandali, tra cui l'accordo di Al Yamamah.<ref name="saudipolitics">{{Cita news|url=https://news.yahoo.com/s/afp/20101121/wl_mideast_afp/saudipoliticsroyalshealth;_ylt=Ak7X8By.biX9Wemgf9e76MgLewgF;_ylu=X3oDMTMwNTk5N3VsBGFzc2V0A2FmcC8yMDEwMTEyMS9zYXVkaXBvbGl0aWNzcm95YWxzaGVhbHRoBHBvcwM2BHNlYwN5bl9wYWdpbmF0ZV9zdW1tYXJ5X2xpc3QEc2xrA3NhdWRpa2luZ3RvdQ--|titolo=Saudi king to US for treatment of back ailment|data=21 novembre|pubblicazione=Yahoo! News|accesso=9 dicembre 2010}}</ref> Tuttavia, la sua influenza negli affari di Stato rimase sempre molto alta fino a quando la sua salute cominciò a deteriorarsi.<ref name="saudipolitics"/> Durante il suo mandato, l'Arabia Saudita è diventata il maggior importatore di armi statunitensi. Era un forte sostenitore della collaborazione USA-Arabia.<ref>{{Cita news|url=https://www.csmonitor.com/2002/0812/p09s02-coop.html|titolo=Backlash in Saudi Arabia|nome=Nawaf last=Obaid|data=12 agosto 2002|pubblicazione=The Christian Science Monitor|accesso=9 dicembre 2010}}</ref>
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Sulṭān ha anche autorizzato un accordo con la [[British Aircraft Corporation]] nel [[1965]]. Il suo programma, denominato "Operazione Tappeto Magico", prevedeva l'acquisto per 16 milioni di sterline di sei [[English Electric Lightning]], sei [[Hawker Hunter]] e una serie di lanciamissili, il tutto di seconda mano, per l'aeronautica militare. Geoffrey Edwards ha servito come intermediario ufficiale. Inoltre, alcuni piloti britannici si sono recati nel regno, con contratti privati.<ref name=tele/> Il principe Sulṭān era esperto della situazione di guerra civile nello [[Yemen]] e della partecipazione sovietica nel [[Corno d'Africa]] nel [[1985]].<ref name="guardian_briefing_for_PM">{{Cita news|url=http://image.guardian.co.uk/sys-files/Politics/documents/2006/10/27/PJ5_39BriefforThatcherSept85.pdf|formato=PDF|titolo=Briefing for the Prime Minister's meeting with Prince Sultan|data=25 settembre 1985|giornale=The Guardian|accesso=9 dicembre 2010|urlarchivio=https://www.webcitation.org/5vf9BP28b?url=http://image.guardian.co.uk/sys-files/Politics/documents/2006/10/27/PJ5_39BriefforThatcherSept85.pdf#|dataarchivio=11 gennaio 2011|urlmorto=no|città=London|pubblicazione=}}</ref>
 
Nel [[1996]], il principe Sulṭān si oppose al Pentagono che prevedeva di trasferire le truppe americane in luoghi più sicuri dopo i bombardamenti subiti a [[Dhahran]].<ref>{{Cita news|url=https://news.google.com/newspapers?id=2yBIAAAAIBAJ&sjid=KYEMAAAAIBAJ&pg=6015,6300009&dq=prince+sultan+minister+of+defense&hl=en|titolo=Saudi Arabia – Defense Minister opposes U.S. plans to move soldiers|giornale=The Vindicator|data=15 luglio 1996|accesso=9 dicembre 2010}}</ref> Egli ha visitato l'[[Iran]] nel maggio [[1999]], prima visita ufficiale di un ministro saudita dal [[1979]].<ref name=Cordesman2003>{{Cita libro|autore=Anthony H. Cordesman|titolo=Saudi Arabia Enters the Twenty-First Century: The Political, Foreign Policy, Economic, and Energy Dimensions|url=http://books.google.com/books?id=DCVicuT7kCMC&pg=PR5|accesso=29 settembre 2012|data=1º aprile 2003|editore=Greenwood Publishing Group|isbn=978-0-275-97998-0|ppp=5}}</ref>
 
== Secondo Vice Primo ministro ==