Movimento di Unità Proletaria: differenze tra le versioni
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|ideologia = [[Massimalismo (politica)|Socialismo massimalista]]
|internazionale =
|colore = red
|collocazione = [[Sinistra (politica)|Sinistra]]
|testata = ''Avanti!'': si è a conoscenza di un solo numero
}}
▲Movimento [[Antifascismo in Italia|antifascista]], il '''Movimento di Unità Proletaria''' nacque ufficialmente, a [[Milano]], il 10 gennaio 1943, dopo mesi di febbrile attività clandestina, per opera di [[Lelio Basso]], [[Domenico Viotto]], [[Corrado Bonfantini]], [[Carlo Andreoni]], [[Paolo Fabbri (partigiano)|Paolo Fabbri]], [[Roberto Veratti]]<ref name="Candeloro">[[Giorgio Candeloro]], ''Storia dell'Italia moderna'', Vol. X: ''La seconda guerra mondiale, il crollo del fascismo, la Resistenza'', Milano : Feltrinelli, 1986, ISBN 88-07-80805-6, p. 143</ref>; vi confluirono gruppi che provenivano da Bologna, Torino, Roma, Venezia, Firenze, Brescia<ref>Fabrizio R. Amati, ''Il Movimento di unità proletaria (1943-1945)'', in G. Monina (a cura di), Il Movimento di unità proletaria (1943-1945), Annali della Fondazione Lelio e Lisli Basso, Carocci, Roma 2005, ISBN 9788843035380</ref>.
Il Movimento, costituito da uomini che rappresentavano le diverse anime del proletariato e della piccola borghesia (massimalisti, riformisti, comunisti, anarchici, repubblicani di sinistra, giovani di Giustizia e Libertà), si proponeva di rinnovare i vecchi schemi della tradizione socialista italiana, per realizzare la massima unità del movimento proletario «attorno ad un programma concreto e attuale».
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