Hvis lyset tar oss: differenze tra le versioni

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[[File:Theodor Kittelsen - Fattigmannen, 1894-95 (The Pauper).jpg|thumb|right|''Il Povero'', l'opera di [[Theodor Kittelsen]] raffigurata sulla copertina dell'album.]]
==== ''Det som en gang var'' ====
La traccia è stata descritta come un "inno [[black metal]]" con il suo riff di chitarra metal accompagnato da una nostalgica melodia elettronica al sintetizzatore. La voce in [[Screaming]] arriva solo dopo sette minuti e dopo otto minuti il ​​tonotono della chitarra diventa più forte, più nitido e più prominente. La voce è stata descritta come "un urlo terribile che dialoga con i temi della tastiera maestosi mentre la chitarra rimane in sottofondo".<ref name=":0"> {{Cita web|url=https://www.scaruffi.com/vol4/mayhem.html|titolo= The History of Rock Music - Mayhem|editore=www.scaruffi.com|accesso=16 gennaio 2020}}</ref> Uno dei [[riff]] principali nel brano è stato successivamente utilizzato nella canzone dei [[Gorgoroth]] ''An Excerpt of X'' dall'album ''[[Incipit Satan]]'' (2000).
 
==== ''Hvis lyset tar oss'' ====
Rispetto al suo predecessore sull'album, questo brano è significativamente più grezzo. A partire da riff caotici e batteria martellante sfocia successivamente in una sorta di melodia per poi tornare infine al caos iniziale.<ref> {{Cita web|urlname=https"://www.scaruffi.com/vol4/mayhem.html|titolo= The History of Rock Music - Mayhem|editore=www.scaruffi.com|accesso=16 gennaio0" 2020}}</ref>
 
==== ''Inn i slottet fra droemmen'' ====
Una traccia che inizia in modo caotico con un ritmo di batteria martellante e trova il suo vero tema melodico mentre un'altra chitarra si fa lentamente spazio all'interno della canzone.<ref> {{Cita web|urlname=https"://www.scaruffi.com/vol4/mayhem.html|titolo= The History of Rock Music - Mayhem|editore=www.scaruffi.com|accesso=16 gennaio0" 2020}}</ref>
 
==== ''Tomhet'' ====
Unica traccia [[musica d'ambiente|ambient]] dell'album, che per la maggior parte è sorretta esclusivamente da tastiere. Solo dopo 10 minuti entra un tamburo sottostante. Il pezzo è stato descritto come "una silenziosa sonata elettronica che avrebbe potuto essere composta per una sessione di meditazione New Age".<ref> {{Cita web|urlname=https"://www.scaruffi.com/vol4/mayhem.html|titolo= The History of Rock Music - Mayhem|editore=www.scaruffi.com|accesso=16 gennaio0" 2020}}</ref>
 
=== Copertina ===
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| giudizio2 = {{Giudizio|5|5}}<ref name=sputnikmusic>Freeman, Channing (2006-12-17). [https://www.sputnikmusic.com/review/10335/Burzum-Hvis-Lyset-Tar-Oss/ "Review: Burzum - Hvis Lyset Tar Oss"]. [[Sputnikmusic]].</ref>
| recensione3 = [[Piero Scaruffi]]
| giudizio3 = {{Giudizio|7|10}}<ref>{{Cita web|urlname=https"://www.scaruffi.com/vol4/mayhem.html|titolo= The History of Rock Music - Mayhem|editore=www.scaruffi.com|accesso=16 gennaio0" 2020}}</ref>
| recensione4 = Metallized.it
| giudizio4 = 99/100<ref>{{Cita web|url=http://www.metallized.it/recensione.php?id=3299|titolo=Hvis lyset tar oss - Burzum|editore=www.metallized.it|accesso=20 gennaio 2020}}</ref>
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| giudizio6 = {{Giudizio|10|10}}<ref>{{Cita web|url=https://www.rockandmetalinmyblood.com/recensioni/burzum-hvis-lyset-tar-oss/1994-misanthropy-records/2657/|titolo=Hvis lyset tar oss - Recensione|editore=www.rockandmetalinmyblood.com|accesso=23 gennaio 2020}}</ref>
}}
''Hvis lyset tar oss'' è stato descritto nelle recensioni come un classico black metal<ref name="sputnik_rev">{{Cita web|url=http://www.sputnikmusic.com/album.php?albumid=956|titel=Burzum Hvis Lyset Tar Oss|autor=Channing Freeman|datum=2006-12-17|zugriff=2009-12-21|sprache=en}}</ref> e una pietra miliare di questo genere musicale<ref name="metal1info_review">{{Cita web|werk=Metal1.info|url=http://www.metal1.info/reviews/reviews.php?rev_id=584|titel=CD-Review: Burzum - Hvis Lyset tar oss|zugriff=2009-12-21|offline=|archiv-url=https://web.archive.org/web/20121030114352/http://www.metal1.info/reviews/reviews.php?rev_id=584|archiv-datum=2012-10-30|archiv-bot=2018-04-15 12:26:50 InternetArchiveBot}}</ref>, mentre la traccia d'apertura ''Det som en gang var'' è stata definita "un'epopea black metal".<ref name="Rockhard_25bmalben">{{Literatur|Autor=Wolf-Rüdiger Mühlmann|Titel=Burzum|TitelErg=Hvis Lyset Tar Oss|Sammelwerk=[[Rock Hard (periodico)|Rock Hard]]|Nummer=269|Seiten=97|Monat=Oktober|Jahr=2009|ISSN=1437-8140}}</ref> Il recensore Channing Freeman di sputnikmusic ha scritto a proposito di ''Hvis lyset tar oss'': "''Hvis lyset tar oss'' mostra il genere nella sua forma più pura. Mentre band come gli [[Ulver]] hanno portato alla gente una musica con un suono più leggero e ispirato, con passaggi acustici e vocalmente puliti, Vikernes ha scelto una strada più dura, senza compromessi. I primi tre brani di questo album sono alcune delle canzoni più brutali e inconciliabili che io abbia mai ascoltato".<ref name="sputnikmusic>Freeman, Channing (2006-12-17). [https://www.sputnikmusic.com/review/10335/Burzum-Hvis-Lyset-Tar-Oss/ "Review: Burzum - Hvis Lyset Tar Oss"]. [[Sputnikmusic]].</ref>
 
Lo stesso Vikernes dichiarò che l'album era il suo preferito tra quelli di Burzum: «Questo album è il primo in cui ho suonato musica, invece di suonare solo strumenti diversi... ».<ref>Varg Vikernes, intervista a Chris Mitchell di ''Metal Crypt E'Zine'', 2005</ref> Per lui la tematica del disco rappresentava la "peste spirituale", e cioè il [[Cristianesimo]] o "giudaico-cristianesimo", che egli derise in modo definitivo: «Ho usato un'illustrazione tratta dalla collezione ''Svartedauen'' di [[Theodor Kittelsen|Kittelsen]] per la copertina di ''Hvis lyset tar oss'', perché quell'album parla della "morte nera" spirituale, comunemente nota come giudeo-cristianesimo» (notare che la "morte nera" è il nome che i norvegesi diedero alla peste che spazzò via quasi metà della popolazione norrena nel 1350).<ref>Varg Vikernes, intervista a Tolis Yiovanitis di ''Metal Hammer Greece'', 1997.</ref>