Song Meiling: differenze tra le versioni
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Promosse la ''[[lobbying]]'' cinese a [[Washington]]: nel 1949 avrebbe sostenuto [[Henry Luce]], Walter Judd e [[Richard Nixon]] nelle accuse al segretario di Stato [[Dean Acheson]] di non aver saputo contrastare l'ascesa di Mao nella Cina continentale.<ref>{{en}} Hannah Pakula, ''The Last Empress: Madame Chiang Kai-shek and the Birth of Modern China'', New York, Simon & Schuster, 2009, p. 557</ref> Era considerata dal giornalista britannico Jonathan Fenby la donna più potente del mondo nei primi anni '40<ref name=":0">{{Cita news|lingua=en|nome=Jonathan|cognome=Fenby|url=https://www.theguardian.com/world/2003/nov/05/china.jonathanfenby|titolo=The extraordinary secret of Madame Chiang Kai-shek|pubblicazione=The Guardian|data=5 novembre 2003|accesso=27 gennaio 2019}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.independent.co.uk/news/obituaries/madame-chiang-kai-shek-37348.html|titolo=Madame Chiang Kai-shek|autore=Jonathan Fenby|sito=The Independent|data=25 ottobre 2003|lingua=en|accesso=27 gennaio 2019}}</ref> , mentre [[Ernest Hemingway]] la paragonò a una "imperatrice della Cina"<ref>{{Cita libro|autore=[[Bamboo Hirst]]|titolo=L'ultimo ballo nella città proibita|editore=Piemme|anno=2013|isbn=88-585-0930-7}}</ref><ref name=":0" />.
Dopo la morte del marito, si trasferì a [[New York]]<ref name="nyt" />. Rientrò nella [[Repubblica Popolare Cinese]] una sola volta dopo il [[1949]], quando le autorità di [[Pechino]] le concessero di partecipare ai funerali della sorella [[Song Qingling]], vedova di [[Sun Yat-sen]], il fondatore e "padre" della Repubblica di Cina.
Morì nel 2003, all'età di 105 anni, a New York.
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