Piazza Scossacavalli: differenze tra le versioni
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Nel 1499 [[papa Alessandro VI]] (r. 1492-1503) aprì per l'anno santo del 1500 la strada che dapprima porto' il suo nome (''via Alessandrina'') e successivamente quello di [[Borgo Nuovo (Roma)|Borgo Nuovo]]. La nuova strada attraversava la piazza lungo il suo lato nord e, a causa di ciò e del contemporaneo attraversamento di Borgo Vecchio sul lato sud, piazza Scossacavalli divenne il fulcro del rione <ref name=cam47>{{Cita|Cambedda (1990)|p. 47}}</ref> e lo snodo fra Borgo Vecchio, che divenne una strada isolata, familiare e semplice, e Borgo Nuovo, arteria prestigiosa, turistica e piena di traffico.<ref name = ca62>{{Cita|Cambedda|p. 62}}</ref> Il papa concesse privilegi speciali, come esenzioni fiscali, a chi fosse stato disposto a erigere edifici alti almeno 5 canne (11 m ca.) lungo la nuova strada.<ref name=gi44>{{Cita|Gigli (1992)|p. 44}}</ref> [[Adriano Castellesi]], tesoriere di papa Alessandro VI e successivamente cardinale di Corneto (oggi [[Tarquinia]]), nel 1504 acquistò i terreni sul lato nord della piazza, occupati da un giardino e diverse piccole case,<ref name=bor161/> e fece costruire lì (probabilmente da [[Donato Bramante]]) un palazzo, che segue le linee del [[Palazzo della Cancelleria]].<ref name=gi9272>{{Cita|Gigli (1992)|p. 72}}</ref> Castellesi nel 1505 donò il palazzo, ancora incompiuto, a [[Enrico VII d'Inghilterra]], che ne fece l'ambasciata inglese a Roma; nel 1519 [[Enrico VIII d'Inghilterra]] lo regalò al cardinale [[Lorenzo Campeggi]]. <ref name=gi9264>{{Cita|Gigli (1992)|p. 64}}</ref>
Lungo il lato ovest di piazza Scossacavalli, all'angolo con Borgo Vecchio, nel 15° secolo c'era una casa di proprietà di Bartolomeo Zon,<ref name=gi9046>{{Cita|Gigli (1992)
Sul lato est, poco dopo il 1520 la [[Confraternita (Chiesa cattolica)|confraternita]] del [[Santissimo Sacramento]] iniziò a ricostruire la chiesa di [[San Giacomo a Scossacavalli|San Giacomo]], scegliendo come architetto [[Antonio da Sangallo il Giovane]], ma a causa della mancanza di fondi la sua facciata era ancora incompiuta nel 1590; <ref name = gi9210>{{Cita|Gigli (1992)|p. 10}}</ref> comunque, grazie a un lascito testamentario, due anni dopo la costruzione fu terminata.<ref name = gi9210/> La chiesa era separata da Borgo Nuovo da una stradina e da una casa appartenente all'[[arcispedale di Santo Spirito in Saxia|Ospedale di Santo Spirito]]; durante il pontificato di [[Sisto IV]] essa era stata affittata a lungo a un valoroso [[condottiero]], Andrea della Casa Dennesia.<ref name=gi9207/>
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