Ca' Dolfin: differenze tra le versioni
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scusa ma questo Nicolò Erizzo (1722-1806) non era ancora nato al momento dell'evento a cui si riferisce la nota (1709) Etichetta: Annulla |
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La dimostrata stretta aderenza dell'artista ai testi di [[Floro|Publio Anneo Floro]] (di cui era stata pubblicata a [[Leida]] nel 1722 un'edizione commentata) e di [[Tito Livio]] e l'accurata attenzione al repertorio antiquariale allora noto aveva lo scopo di conferire autorevolezza e veridicità storica alle vicende narrate.<ref>{{Cita|Conticelli 2002}}, pp. 262-263</ref>
L'aderenza ai testi è presente anche nell'uso di ''tituli'' inseriti in cartigli alla cima di ogni tela (per lo più cancellati e talvolta recuperati con errori ortografici dopo la vendita), cosa
Entrando dal portale principale, e girando in senso antiorario, dovremmo trovare a destra nella stessa parte dell'ingresso la grande tela di battaglia ''La presa di Nuova Cartagine'' (sormontata dall'allegoria dell<nowiki>'</nowiki>''Esperienza''). Nella parete più stretta a destra (ovest) erano tre quadri di cui quello centrale più grande che dovrebbero essere nell'ordine ''Fabio Massimo davanti al senato di Cartagine'' (sormontato dall<nowiki>'</nowiki>''Intelligenza''), il ''Trionfo di Mario'' (il ''Consiglio'') e ''La dittatura offerta a Cincinnato'' (a cui corrisponde un'allegoria ormai illeggibile). Nella parete finestrata a sud erano le due tele più piccole: ''Annibale contempla la testa di Asdrubale'' (la ''Cognizione'') e ''Bruto e Arrunte'' (la ''Nobiltà''). La parete verso est ripete lo schema della parete opposta e la sequenza dovrebbe essere: ''Muzio Scevola'' (la ''Perfezione''), la più grande tela del ''Trionfo di Manio Curio Dentato'' (il ''Decoro'') e ''Veturia ferma Coriolano'' (la ''Fama buona''). Tornando alla parte d'ingresso troveremmo un'altra grande tela ''La Battaglia di Zama'' sormontata dall<nowiki>'</nowiki>''Immortalità''.
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