Fail-deadly: differenze tra le versioni
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Un'operazione ''fail-deadly'' è un esempio di strategia ''second strike'', [[secondo colpo nucleare]] o "attacco di ritorsione", in cui l'aggressore è scoraggiato dallo sferrare un [[primo colpo nucleare]], dato che ha la certezza di essere a sua volta annientato.
In una situazione di [[deterrenza|deterrenza nucleare]] ''fail-deadly'', le politiche e le procedure che gestiscono il contrattacco autorizzerebbero il lancio degli ordigni anche se la catena di comando esistente fosse interamente spazzata via dall'attacco iniziale. L'efficacia deterrente di un simile sistema chiaramente presuppone che le altre nazioni dotate di armi nucleari
Fail-deadly è associato anche alla "[[ritorsione massiccia]]" (''massive retaliation''), una strategia deterrente che prevede un contrattacco di proporzioni superiori all'attacco subito: se un nemico lancia un [[missile]], verrà colpito da dieci. Se ne lancerà dieci, ne riceverà cento, e così via. Ovviamente questo scoraggia i potenziali aggressori non in grado di menomare il potenziale offensivo della vittima tramite un solo, violentissimo colpo.
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Il termine ''fail-deadly'' è un [[gioco di parole]] nato storpiando il nome della filosofia ''[[fail-safe]]'' ("a prova di fallimento") e non è traducibile con precisione in italiano, volendo provarci verrebbe tradotto con un ''a prova di morte'' ovvero la certezza di rispondere all'attacco iniziale anche se la vittima di questo primo attacco fosse già morta.
Nel famoso film di [[Stanley Kubrick]] del 1964 [[Il dottor Stranamore]] è descritto un sistema di ''fail-deadly'', il fantomatico ''Wing attack plan R'' (nella versione italiana: "piano R"),
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