Niccolò Nasoni: differenze tra le versioni

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I suoi primi lavori a Porto furono gli affreschi nei muri della cattedrale nel 1725, ora danneggiati. Qui introdusse effetti illusori, come la quadratura, tipici di quel periodo, ma inediti in Portogallo.
 
Il 31 luglio del 1729 sposò Isabella Castriotto Ricciardi (in Portogallo conosciuta come Isabel Castriotto Rixaral), [[Napoli|napoletana]] con ascendenze nobili. Morì l'anno successivo a causa delle complicazioni del parto. Il padrino di battesimo del figlio Giuseppe, fu il nobile portoghese che gli commissionò nel 1731 la [[Torre dei Chierici|chiesa e la torre di granito dei Chierici]].
 
Gli venne commissionato il rinnovamento della [[Cattedrale di Porto|Cattedrale]], che era a quel tempo ancora in stile romanico. Aggiunse il portico in granito (1736) nella facciata nord e la loggia decorata con ''[[azulejo]]''. La decorazione in argento attorno all'organo, con angeli, ghirlande, foglie di acanto e colonne in [[stile manuelino]] è alquanto elaborata. Disegno inoltre le due cornici dell'organo e le cornici delle porte nell'abside della cattedrale e nel chiostro (1733-1736) con ornamenti che ricordano lo stile del fiorentino [[Bernardo Buontalenti]].
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Si dedicò in seguito alla costruzione del vasto Palazzo Episcopale di Porto, a fianco della cattedrale. La facciata è lunga 58 metri. La progettò nel 1734, ma la costruzione cominciò solo nel 1741. Solo parte del palazzo fu completata mentre era in vita.
 
Un nobiluomo portoghese, padrino di suo figlio José, gli commissionò nel 1731 la progettazione della chiesa e la [[Torre dei Chierici|torre]] di granito di [[chiesa di San Pietro dei Chierici (Porto)|San Pietro dei Chierici]] a Porto. Gli studiosi affermano che questo è il suo lavoro più significativo (1732-1763) e assieme alle sue altre realizzazioni ha reso Porto la più barocca delle città portoghesi. Il pianterreno ha una pianta ovale, insolita per una chiesa. Ha resistito al [[Terremoto di Lisbona del 1755|terremoto del 1755]].
 
Nel 1743 entrò nella confraternita dei chierici poveri. Fu sepolto, a sua richiesta, in una tomba senza nome della cripta della chiesa dei Chierici.