Manuel Portela Valladares: differenze tra le versioni

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Rifugiato in [[Francia]], fu arrestato dalla [[Gestapo]], che però non concesse l'estradizione chiesta dal governo franchista; è morto in esilio.
 
Fu membro della [[Massoneria]], iniziato il 28 ottobre [[1920]] nella Loggia ''Fénix n. 381'', di [[Barcellona]], col nome simbolico di "Voluntad". Due anni dopo fu insignito del 33º grado del [[Rito scozzese antico ed accettato]], nel quale fu membro attivo del Supremo Consiglio. Nel [[1923]] ebbe luogo la riorganizzazione del Grande Oriente Spagnolo in Grandi logge regionali federate<ref> Yvàn Pozuelo Andrés, ''La masonería en Asturias (1931-1939)'', Universidad de Oviedo, Oviedo, 2012, p. 39.</ref> e Portela, designato Gran Maestro Regionale della Gran Loggia Regionale del Nordeste, ne fu uno dei principali artefici. Si dimise da questa carica per un disaccordo sulla direzione presa nei riguardi del simbolismo a partire dal [[1924]]. Nel 1924 e [[1925]] fu delegato dell'obbedienza nella firma di un trattato d'amicizia con la Gran Loggia Spagnola. Fu pure membro della Loggia ''Liberación n. 2'' di Barcellona<ref> {{pdf}} [https://dialnet.unirioja.es/descarga/articulo/1069273.pdf Josep Clara, ''Masones en los Gobiernos de la Generalitat de Catalunya'', Universitat autonoma de Barcelona].</ref>. Il primo marzo [[1940]] il [[Franchismo|regime franchista]] promulgò una legge sulla repressione della massoneria e del comunismo <ref>Yvàn Pozuelo Andrés, ''La masonería en Asturias (1931-1939)'', Universidad de Oviedo, Oviedo, 2012, p. 149.</ref> e nel [[1941]] il tribunale speciale istituito per applicarla lo condannò a 30 anni di carcere.
 
==Note==