Edward Jenner: differenze tra le versioni
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== Il ritorno a Berkeley (1773) ==
Edward Jenner decise di ritornare a [[Berkeley (Regno Unito)|Berkeley]] all'inizio della primavera. Berkeley gli appariva come il luogo ideale per iniziare la sua attività di medico. Il più grande quesito che si poneva era però dove iniziare a svolgere la sua attività e forse anche quando. In effetti, tanti erano gli amici da ritrovare, molte le visite da fare e da ricevere. Doveva ricreare il legame con il suo amato fratello Stephen, una delle figure più importanti della sua vita, pari a quelle di Hunter e della futura moglie Katharine: il primo per le sue grandi virtù e la fede ortodossa, il secondo per aver messo la verità su ogni cosa e la terza per la sua profonda religiosità e per averlo impregnato forse con la sua pietà.<ref>Dorothy Fisk, Doctor Jenner of Berkeley, 1959, cap7, pag 52-53.</ref>
Come si evince da una lettera risalente al giugno del 1773 da parte di Hunter, dopo soli sei mesi gli affari procedevano alla grande, quasi come se i due anni di apprendistato dai fratelli Hunter avessero fornito Jenner di tutte le credenziali e le abilità che lo rendevano un chirurgo sopra la media per quel tempo. A testimonianza di ciò ci fu un caso particolare: Edward fu richiesto di operare al Gloucester Infirmary, dove un certo mr. Bailey, colpito da un “disturbo di delicata natura”(così definito da Baron), aveva espulso l'[[intestino crasso]] da un'ernia durante un grave attacco di vomito. Sfortunatamente il dottor Crump, il chirurgo più anziano, era malato, ma la situazione era critica e si decise di chiamare Edward Jenner da Berkeley. Jenner ricollocò l'intestino e suturò l'ernia con grande successo, cosicché mr. Bailey visse altri vent'anni, a conferma delle grandi abilità del giovane chirurgo.<ref>Dorothy Fisk, Doctor Jenner of Berkeley, 1959, cap7, pag 55.</ref>
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