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Le principali fonti di PM<sub>10</sub> sono:
* Sorgenti legate all'attività umana: processi di [[combustione]] (tra cui quelli che avvengono nei motori a scoppio, negli impianti di riscaldamento, in molte attività industriali, negli inceneritori e nelle centrali termoelettriche), usura di pneumatici, freni ed asfalto. Uno studio sull'inquinamento da PM10 in Lombardia, regione in cui frequentemente viene superata in molte aree la soglia massima ammessa di PM10, ha rivelato che la maggior causa della origine e dispersione di queste particelle è data dalla “combustione di biomasse legnose” (quindi [[stufa a pellet]]s o legna) che contribuiscono per il 45% alle polveri sottili diffuse nell'aria, i motori diesel contribuiscono per il 14% e un altro 13% è dato da particelle che si staccano dalle pastiglie dei freni e dagli pneumatici<ref>
* Sorgenti naturali: l'[[erosione]] del suolo, gli [[incendio|incendi]] boschivi, le eruzioni vulcaniche, la dispersione di [[polline|pollini]], il sale marino.
I paesi UE utilizzano una classificazione in 13 aree per indicare le fonti del particolato.<ref>{{Cita web |url=http://www.eea.europa.eu/data-and-maps/indicators/emissions-of-primary-particles-and-1 |titolo=Copia archiviata |accesso=26 dicembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151227145158/http://www.eea.europa.eu/data-and-maps/indicators/emissions-of-primary-particles-and-1 |dataarchivio=27 dicembre 2015 |urlmorto=no }}</ref>
Secondo l'[[agenzia europea dell'ambiente]], la combustione per riscaldamento degli edifici risulta essere la principale fonte di PM<sub>10</sub> e PM<sub>2,5</sub>, in aumento nel periodo 2003–2015 e pari al triplo dei trasporti.<ref>{{Cita web |url=http://www.qualenergia.it/articoli/20160107-peso-degli-edifici-inefficienti-nell-inquinamento-aria |titolo=Copia archiviata |accesso=7 gennaio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160110021800/http://www.qualenergia.it/articoli/20160107-peso-degli-edifici-inefficienti-nell-inquinamento-aria |dataarchivio=10 gennaio 2016 |urlmorto=no }}</ref>
Inoltre, una parte rilevante del PM<sub>10</sub> presente in atmosfera deriva dalla trasformazione in particelle liquide o solide di alcuni gas (composti dell'[[azoto]] e dello [[zolfo]]) emessi da attività umane. Il particolato che si forma in atmosfera prende il nome di particolato secondario, mentre quello che viene direttamente emesso in forma solida e/o liquida si definisce primario. Nelle aree urbane il traffico veicolare è una fonte importante di PM<sub>10</sub>. Secondo {{chiarire|l'annuario ISPRA|quale anno? }}(Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) oltre il 38% delle stazioni di rilevamento registra superamenti dei limiti di qualità dell'aria per le PM<sub>10</sub>.<ref>[http://annuario.isprambiente.it/ Annuario dei Dati Ambientali] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151123041609/http://annuario.isprambiente.it/ |date=23 novembre 2015 }} {{Chiarire|.| sezione? pagina?}}</ref>
Uno studio del 2007 stimava il contributo a circa il 29%.<ref>Centro studi sui sistemi di trasporto, riportato sul numero di febbraio 2007 della rivista [[Quattroruote]]</ref>
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=== Stima dei morti ===
L'[[Organizzazione Mondiale della Sanità]], basandosi su dati raccolti nel 2008, ha stimato che le polveri sottili siano responsabili di circa 2 milioni di decessi nel mondo all'anno<ref name=ansa-2011>{{cita news |autore= |url=http://www.ansa.it/web/notizie/canali/energiaeambiente/rifiuti/2011/09/26/visualizza_new.html_698337224.html |titolo=Smog: pm10, per Oms inquinamento aria uccide 2 mln all'anno |pubblicazione=Ansa |giorno=26 |mese=settembre |anno=2011 |accesso=3 febbraio 2015 |urlmorto=no |urlarchivio=https://archive.is/20150203122458/http://www.ansa.it/web/notizie/canali/energiaeambiente/rifiuti/2011/09/26/visualizza_new.html_698337224.html |dataarchivio=3 febbraio 2015 }}</ref>. Le polveri sottili causano 22 000-52 000 morti all'anno negli USA (dati del 2000)<ref name="mokdad">{{Cita pubblicazione|cognome= Mokdad |nome= Ali H. |coautori= et al. |titolo= Actual Causes of Death in the United States, 2000 |rivista= J. Amer. Med. Assoc. |volume= 291 |numero= 10 |pp= 1238–45 |anno= 2004 | doi=10.1001/jama.291.10.1238 | pmid = 15010446 }}</ref> e in [[Europa]] contribuiscono a circa 370 000 morti premature (dati [[2005]])<ref>{{Cita pubblicazione|nome= European Environment Agency (EEA) |titolo= Spatial assessment of PM10 and ozone concentrations in Europe |anno= 2005 | doi=10.2800/165}}</ref> o circa 400 000 (secondo dati più recenti<ref>{{Cita web |url=https://www.europarl.europa.eu/sides/getAllAnswers.do?reference=E-2013-013392&language=IT |titolo=Copia archiviata |accesso=3 maggio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151227124529/http://www.europarl.europa.eu/sides/getAllAnswers.do?reference=E-2013-013392&language=IT |dataarchivio=27 dicembre 2015 |urlmorto=no }}</ref>).
Uno studio del 2013, svolto su 300 000 persone e pubblicato su ''Lancet Oncology'', mostra che per ogni incremento di 5 µg/m³ di PM 2,5 nell'aria, il rischio relativo di ammalarsi di tumore al polmone aumenta del 18%, mentre cresce del 22% a ogni aumento di 10 µg/m³ di PM 10.<ref name=airc-2013>{{cita web |autore= |url=http://www.airc.it/cancro/disinformazione/inquinamento-atmosferico |titolo=L'inquinamento atmosferico può aumentare il rischio di ammalarsi di cancro? |editore=AIRC |accesso=3 febbraio 2015 |urlmorto=no |urlarchivio=https://archive.is/20150203113134/http://www.airc.it/cancro/disinformazione/inquinamento-atmosferico/ |dataarchivio=3 febbraio 2015 }}</ref>
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Stima dei decessi per tumori maligni della laringe, della trachea, dei bronchi e dei polmoni nel triennio 2006, 2007 e 2008 in alcune città italiane (dati [[Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale|ISPRA]] e [[Organizzazione mondiale della sanità|OMS]]) elaborati da [[Nomisma (azienda)|Nomisma]];<ref name=autogenerato1>{{collegamento interrotto|1=[http://www.nomisma.it/uploads/media/Executive_Summary_Green_Economy_Finale.pdf Nomisma Id_Pro 3993 Executive Summary - Green Economy e Innovazione. I filtri antiparticolato per la qualità dell'aria nelle aree urbane] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref><ref name=autogenerato4>
<ref name=autogenerato5>
== Limiti di legge ==
La riduzione del particolato è da decenni un obiettivo della politica europea e mondiale. Fra il 1990 e il 2010, l'emissione totale annua di PM<sub>10</sub> e PM<sub>2,5</sub> in Europa è diminuita di circa il 25 %, da quasi 3 milioni di tonnellate annue a circa 2. Risulta però una grande variabilità fra paesi, per esempio il PM<sub>2,5</sub> è sceso del 90 % in [[Repubblica Ceca]] ma salito del 120 % in [[Finlandia]].<ref>{{Cita web |url=http://www.eea.europa.eu/data-and-maps/indicators/emissions-of-primary-particles-and-5/assessment-2 |titolo=Copia archiviata |accesso=26 dicembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151227125615/http://www.eea.europa.eu/data-and-maps/indicators/emissions-of-primary-particles-and-5/assessment-2 |dataarchivio=27 dicembre 2015 |urlmorto=no }}</ref>
Nel 2013, la Commissione ha dichiarato l'intenzione di ridurre le emissioni (l'impatto) di PM<sub>2,5</sub> del 50 % entro il 2030.<ref>{{Cita web |url=https://www.europarl.europa.eu/sides/getAllAnswers.do?reference=E-2013-014016&language=IT |titolo=Copia archiviata |accesso=3 maggio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190721042308/http://www.europarl.europa.eu/sides/getAllAnswers.do?reference=E-2013-014016&language=IT |dataarchivio=21 luglio 2019 |urlmorto=no }}</ref>
I limiti per la concentrazione delle PM<sub>10</sub> nell'aria sono così stabiliti:<ref>Nell'aprile 2008 l'Unione Europea ha adottato definitivamente una nuova direttiva (2008/50/EC) che detta limiti di qualità dell'aria con riferimento anche alle PM 2,5 ([http://ec.europa.eu/italia/news/1194cf897f3.html Notizia] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080430102221/http://ec.europa.eu/italia/news/1194cf897f3.html |date=30 aprile 2008 }} sul sito della Commissione Europea (14 aprile 2008)]). Tale direttiva è stata recepita dalla legislazione italiana con il [http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/10155dl.htm Decreto Legislativo 13 agosto 2010, n.155] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130307010829/http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/10155dl.htm |date=7 marzo 2013 }}, che abroga numerosi precedenti decreti tra cui il DM 60 del 2 aprile 2002 recante recepimento della direttiva 1999/30/CE del 22 aprile 1999 del Consiglio concernente i valori limite di qualità dell'aria ambiente per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle e il piombo e della direttiva 2000/69/CE relativa ai valori limite di qualità dell'aria ambiente per il benzene ed il monossido di carbonio.</ref>
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I limiti annuali risultano spesso violati dalle grandi città in Italia, specie al Nord e al Sud, nonché in alcune aree di Francia, Spagna, Polonia e Bulgaria (dati 2012 pubblicati nel 2014 dall'[[Agenzia europea dell'ambiente]]).<ref>Vedi mappa dettagliata: {{cita web |url=http://www.eea.europa.eu/data-and-maps/figures/particulate-matter-pm10-annual-limit-value-for-the-protection-of-human-health-7 |titolo=Copia archiviata |accesso=26 dicembre 2015 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151227151758/http://www.eea.europa.eu/data-and-maps/figures/particulate-matter-pm10-annual-limit-value-for-the-protection-of-human-health-7 |dataarchivio=27 dicembre 2015 }}</ref> I limiti giornalieri sono superati in larga parte d'Europa.<ref>{{cita web |url=http://www.eea.europa.eu/data-and-maps/figures/particulate-matter-pm10-daily-limit-value-for-the-protection-of-human-health-6 |titolo=Copia archiviata |accesso=26 dicembre 2015 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151227125617/http://www.eea.europa.eu/data-and-maps/figures/particulate-matter-pm10-daily-limit-value-for-the-protection-of-human-health-6 |dataarchivio=27 dicembre 2015 }}</ref>
La Commissione europea sollecita i paesi a rispettare i valori limite di qualità dell'aria dell'UE per il particolato e ricorre contro tali stati alla [[ECoJ|Corte di giustizia]].<ref>
Il rilevamento inquinanti è disciplinato dal documento: [[Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e per i Servizi Tecnici|APAT]] Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e per i servizi Tecnici, Linee guida per la predisposizione delle reti di monitoraggio della qualità dell'aria in Italia.<ref>
==Prevenzione per coloro che vivono in aree inquinate==
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* Evitare le normali mascherine non certificate, perché non proteggono dalle polveri sottili.
* Valutare l'acquisto di filtri per l'abitacolo delle automobili certificati [[filtro HEPA|HEPA]] che garantiscono una reale protezione dalle polveri sottili.
* Valutare l'acquisto di un Filtro Facciale Protezione 3, la migliore protezione da particolato in commercio, in codice FFP3<ref name="autogenerato2"/> conformi alla norma EN 149:2001+A1:2009<ref>{{Cita web |url=https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:52014XC0411%2804%29 |titolo=Copia archiviata |accesso=3 maggio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160323012007/http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A52014XC0411%2804%29 |dataarchivio=23 marzo 2016 |urlmorto=no }}</ref> che fissa rigidi protocolli nella scelta, modalità d'uso, pulizia e conservazione. Le maschere FFP3 vengono ampiamente usate negli ospedali per prevenire malattie infettive<ref>{{Cita web |url=http://ecdc.europa.eu/en/publications/Publications/safe-use-of-ppe.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=26 dicembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160409011743/http://ecdc.europa.eu/en/publications/Publications/safe-use-of-ppe.pdf |dataarchivio=9 aprile 2016 |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://ec.europa.eu/health/ph_projects/2003/action2/docs/2003_2_04_frep_a7_en.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=26 dicembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160122054334/http://ec.europa.eu/health/ph_projects/2003/action2/docs/2003_2_04_frep_a7_en.pdf |dataarchivio=22 gennaio 2016 |urlmorto=no }}</ref>, nelle industrie dell'[[asbesto|amianto]]<ref>{{Cita web |url=https://osha.europa.eu/fop/czech-republic/en/topics/files/final_guide_en.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=26 dicembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151227134941/https://osha.europa.eu/fop/czech-republic/en/topics/files/final_guide_en.pdf |dataarchivio=27 dicembre 2015 |urlmorto=no }}</ref> e nella contaminazione da [[nanomateriali|polveri sottili]]<ref>{{Cita web |url=http://ec.europa.eu/social/BlobServlet?docId=13088&langId=en |titolo=Copia archiviata |accesso=26 dicembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150413214602/http://ec.europa.eu/social/BlobServlet?docId=13088&langId=en |dataarchivio=13 aprile 2015 |urlmorto=no }}</ref>; sono dotate di valvola che favorisce l'espirazione e aderiscono con facilità alla forma del viso.<ref name=autogenerato2 /> Le maschere FFP se ben aderenti al volto filtrano al minimo garantito del: FFP1 80%, FFP2 94%, FFP3 99% secondo l'[[Comitato europeo di normazione|European standard]] EN 149, gli elastici di ritenuta devono essere tesi adeguatamente, il nasello metallico ben sagomato attorno al naso, i bordi della maschera devono essere perfettamente aderenti alla pelle.<ref>{{Cita web |url=http://ecdc.europa.eu/en/publications/Publications/safe-use-of-ppe.pdf#page=22&zoom=auto,66,442 |titolo=TECHNICAL DOCUMENT Safe use of personal protective equipment in the treatment of infectious diseases of high consequence A tutorial for trainers in healthcare settings Version 2: 2 December 2014 www.ecdc.europa.eu |accesso=26 dicembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160409011743/http://ecdc.europa.eu/en/publications/Publications/safe-use-of-ppe.pdf#page=22&zoom=auto,66,442 |dataarchivio=9 aprile 2016 |urlmorto=sì }}</ref>
* Valutare l'acquisto di filtri endo nasali, pur essendo quasi invisibili ed esteticamente più accettabili delle mascherine in tessuto FFP, hanno un potere di filtraggio spesso inferiore, nella scelta va valutata l'aderenza alle pareti delle narici del proprio naso, si deve inoltre evitare di aspirare con la bocca perché non protetta dal filtro endo nasale.
* Valutare l'acquisto di rilevatore domestico per polveri sottili (home air detector) per sostituire quando occorre il filtro HEPA,<ref>https://commons.wikimedia.org/wiki/File:STOP_smog_(ITA_Istruzioni_per_fronteggiare_lo_SMOG)_(ENG_Instructions_for_dealing_with_the_SMOG).pdf</ref>
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