Via Vandelli: differenze tra le versioni

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Per evitare lo spopolamento, bolle ducali propugnavano la riduzione dei dazi e l'esenzione dai tributi per coloro che si fossero trasferiti nelle vicinanze della via di comunicazione per risiedere e per impiantare attività economiche. Nel [[1818]] il [[duca]] [[Francesco IV d'Este|Francesco IV]], penultimo dei sovrani estensi a governare su [[Modena]], percorse interamente la via ducale; il fatto è utile storicamente poiché fornisce dettagli sui tempi e sulle distanze e sulle condizioni del percorso stradale, evidentemente ancora ottimale.
 
La strada ducale assunse importanza anche per i pellegrini. In località Campori (alt. 419) la strada lambisce il piazzale della locale chiesuola. Questo era il luogo, all'inizio della salita, dove si radunavano le mercanzie e si organizzavano le carovane. Inoltre i monaci di [[San Pellegrino]] tenevano qui una ''cella'', ovvero un piccolo luogo di assistenza spirituale, proprio per i viandanti, unitamente ad un piccolo refettorio.
 
Con l'annessione del Ducato di Modena e Reggio al nascente stato italiano nel 1859, la strada perse importanza e soprattutto il prezioso sostegno economico per la sua manutenzione, e così in poco tempo subì un brusco degrado.