Flavio Carboni: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
- rpetiz
Riga 33:
Nel [[1997]], i magistrati di [[Roma]] collegarono Flavio Carboni e Pippo Calò all'omicidio del banchiere Roberto Calvi.<ref>Si veda l'articolo sul sito di [http://www2.radio24.ilsole24ore.com/speciali1/speciale_gialloenero20032004_6.htm Radio 24] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080706033523/http://www2.radio24.ilsole24ore.com/speciali1/speciale_gialloenero20032004_6.htm |data=6 luglio 2008 }}.</ref>
 
Flavio Carboni è infatti sospettato di aver intrattenuto rapporti di un certo spessore con il banchiere assassinato,<ref>[http://www.rifondazione-cinecitta.org/calvi12.html Si veda l'articolo sul sito di Avvenimenti Italiani] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070825142604/http://www.rifondazione-cinecitta.org/calvi12.html |data=25 agosto 2007 }}.</ref> del quale avrebbe successivamente alla sua morte ricettato la borsa ed i documenti contenuti, vendendoli ad un alto prelato dell'[[Istituto per le Opere di Religione]], monsignor [[Pavol Hnilica]].<ref>Si veda [http://www.strano.net/stragi/stragi/crono/crono93.htm la cronologia] del 1993 su strano.net.</ref> Per tale [[ricettazione (diritto)|ricettazione]] il 2 marzo [[2000]] fu condannato con il pregiudicato romano [[Giulio Lena]], mentre monsignor Hnilica (che intendeva proteggere, dichiarò, il buon nome della [[Chiesa cattolica]] e di [[papa Giovanni Paolo II]]) fu assolto per aver agito in stato di necessità.<ref>Si confronti [http://www.almanaccodeimisteri.info/suicidi2000.htm l'articolo su almanaccodeimisteri.info].</ref> La prima sentenza fu dichiarata nulla per vizio di procedura,<ref>Si veda la [http://www.strano.net/stragi/stragi/crono/crono94.htm cronologia] del 1994 su strano.net.</ref> ma ne seguì dopo poco un'altra che confermava i dispositivi della prima.<ref>Si veda la [http://www.strano.net/stragi/stragi/crono/crono00.htm cronologia] del 2000 su strano.net.</ref> Il 23 maggio [[2002]] Carboni e Lena vengono assolti in appello.
 
Carboni è stato inoltre sospettato di far parte della mafia.<ref>Si veda l'[http://www.claudiofava.it/siciliani/memoria/capire/capire15.htm articolo] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071006122350/http://www.claudiofava.it/siciliani/memoria/capire/capire15.htm |data=6 ottobre 2007 }} pubblicato da ''[[I siciliani]]'' nel mese di giugno [[1985]] e riportato sul sito dell'europarlamentare [[Claudio Fava]].</ref>
Carboni è stato inoltre sospettato di far parte della mafia.<ref>Si veda l'[http://www.claudiofava.it/siciliani/memoria/capire/capire15.htm articolo] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071006122350/http://www.claudiofava.it/siciliani/memoria/capire/capire15.htm |data=6 ottobre 2007 }} pubblicato da ''[[I siciliani]]'' nel mese di giugno [[1985]] e riportato sul sito dell'europarlamentare [[Claudio Fava]].</ref> Con l'ex compagna [[Manuela Kleinszig]], [[Pippo Calò]] ed [[Ernesto Diotallevi]], esponente della [[Banda della Magliana]], venne posto sotto processo nel [[2003]] e venne assolto in primo grado dall'accusa di omicidio aggravato e premeditato in danno di Calvi <ref>Si veda [http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo365009.shtml l'articolo sulla sentenza di assoluzione] su Tgcom</ref> anche per effetto dello smascheramento del falso [[alibi]] inizialmente fornitogli da una parente residente nella capitale inglese.<ref>Si veda l'articolo di Francesco Viviano su ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'' del 23 marzo [[2004]] riportato da [http://www.almanaccodeimisteri.info/suicidi2004.htm almanaccodeimisteri.info].</ref> Carboni commentò la sua imputazione definendola "buffonata" e parlando di un "martirio personale".<ref>Si vedano i dispacci dell'[[ANSA]] del 18 aprile [[2005]] riportati da [http://www.almanaccodeimisteri.info/suicidi2005.htm almanaccodeimisteri.info].</ref> Va notato che poco dopo il rinvio a giudizio della magistratura italiana, quella inglese emise un verdetto definitivo col quale dichiarava che la ''causa mortis'' era uno strangolamento operato da due o più persone.<ref name=autogenerato1>Si veda il dispaccio dell'ANSA del 19 maggio 2005 riportato da [http://www.almanaccodeimisteri.info/suicidi2005.htm almanaccodeimisteri.info].</ref> Il verdetto venne comunicato lo stesso giorno nel quale in Italia si chiuse la vicenda relativa al ''coroner'' inglese che indagava sulla morte di Calvi, al quale vennero rubati a [[Roma]] la borsa contenente il computer e molti documenti relativi alle indagini svolte: l'inchiesta sul furto portò alla richiesta di rinvio a giudizio per concorso in ricettazione nei confronti di un italiano, un algerino ed un cinese,<ref name=autogenerato1 /> mentre Carboni venne assolto.
 
CarboniIn èrelazione statoalla inoltre[[Roberto sospettatoCalvi#Indagini disulla farmorte|morte partedi dellaCalvi]] mafia.<ref>Siun'ordinanza vedadi l'[http://www.claudiofava.it/siciliani/memoria/capire/capire15.htmcustodia articolo]cautelare {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071006122350/http://www.claudiofava.it/siciliani/memoria/capire/capire15.htmfu |data=6emessa ottobredal 2007gip }}Mario pubblicatoAlberighi danel ''[[I siciliani1997]]'' nela mesecarico di giugnoPippo [[1985]]Calò e riportatoFlavio sulCarboni, sitoaccusati di essere i mandanti dell'europarlamentareomicidio. [[ClaudioIl Fava]].</ref>faccendiere, Concon l'ex compagna [[Manuela Kleinszig]], [[Pippo Calò]] ed [[Ernesto Diotallevi]], esponente della [[Banda della Magliana]], vennefinì posto sottoa processo nelnell'ottobre del [[20032005]] e venne assolto in primo grado dall'accusa di omicidio aggravato e premeditato in danno di Calvi <ref>Si veda [http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo365009.shtml l'articolo sulla sentenza di assoluzione] su Tgcom</ref> anche per effetto dello smascheramento del falso [[alibi]] inizialmente fornitogli da una parente residente nella capitale inglese.<ref>Si veda l'articolo di Francesco Viviano su ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'' del 23 marzo [[2004]] riportato da [http://www.almanaccodeimisteri.info/suicidi2004.htm almanaccodeimisteri.info].</ref> Carboni commentò la sua imputazione definendola "buffonata" e parlando di un "martirio personale".<ref>Si vedano i dispacci dell'[[ANSA]] del 18 aprile [[2005]] riportati da [http://www.almanaccodeimisteri.info/suicidi2005.htm almanaccodeimisteri.info].</ref> Va notato che poco dopo il rinvio a giudizio della magistratura italiana, quella inglese emise un verdetto definitivo col quale dichiarava che la ''causa mortis'' era uno strangolamento operato da due o più persone.<ref name=autogenerato1>Si veda il dispaccio dell'ANSA del 19 maggio 2005 riportato da [http://www.almanaccodeimisteri.info/suicidi2005.htm almanaccodeimisteri.info].</ref> Il verdetto venne comunicato lo stesso giorno nel quale in Italia si chiuse la vicenda relativa al ''coroner'' inglese che indagava sulla morte di Calvi, al quale vennero rubati a [[Roma]] la borsa contenente il computer e molti documenti relativi alle indagini svolte: l'inchiesta sul furto portò alla richiesta di rinvio a giudizio per concorso in ricettazione nei confronti di un italiano, un algerino ed un cinese,.<ref name=autogenerato1 /> mentre Carboni venne assolto.<br>
Nel processo per il crack del Banco Ambrosiano, il 22 aprile [[1998]] Flavio Carboni venne condannato in appello a otto anni e sei mesi di reclusione, unitamente a [[Umberto Ortolani]] e [[Licio Gelli]], ai quali vennero inflitti dodici anni, e a [[Francesco Pazienza]], condannato a otto anni.<ref>http://www.studiliberali.it/uploads/GIUSTIZIA/AMBROSIANO%20CONDANNA%20BIS%20A%20DE%20BENEDETTI.pdf</ref>
Nel marzo del [[2007]] il pm Luca Tescaroli chiedeva l'ergastolo per Calò, Carboni, Diotallevi e [[Silvano Vittor]], accusato di essere stato uno degli esecutori materiali del delitto; assoluzione piena era stata invece richiesta per la Kleinszig.
Il 6 giugno di quell'anno furono tutti assolti per insufficienza di prove. Risulta però provato che Cosa nostra utilizzava “il Banco Ambrosiano e lo IOR come tramite per massicce operazioni di riciclaggio. <br>
Le assoluzioni verranno confermate in appello il 7 maggio [[2010]]. <br>
Nel novembre del [[2016]], su richiesta del pm Tescaroli, il giudice Simonetta D'Alessandro archivierà l'inchiesta, partita nel [[2008]], che vedeva indagati [[Licio Gelli]] (deceduto nel frattempo, accusato di essere l'organizzatore dell'omicidio), il finanziere svizzero [[Hans Albert Kunz]], l'ex agente segreto [[Francesco Pazienza]] (condannato definitivamente per il crac del Banco Ambrosiano), [[Maurizio Mazzotta]] (segretario di Pazienza), [[Vincenzo Casillo]] (il braccio destro di [[Raffaele Cutolo]] morto sette mesi dopo Calvi) e di nuovo Flavio Carboni, tutti collegati alla fase esecutiva del delitto.<ref>[https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/11/10/roberto-calvi-archiviata-ultima-inchiesta-sulla-morte-gip-assassinio-il-ruolo-di-vaticano-mafia-e-massoneria/3183527/ Roberto Calvi, archiviata ultima inchiesta] </ref>
 
Nel processo per il crack del Banco Ambrosiano, il 22 aprile [[1998]] Flavio Carboni venne condannato in appello a otto anni e sei mesi di reclusione, unitamente a [[Umberto Ortolani]] e [[Licio Gelli]], ai quali vennero inflitti dodici anni, e a [[Francesco Pazienza]], condannato a otto anni.<ref>http://www.studiliberali.it/uploads/GIUSTIZIA/AMBROSIANO%20CONDANNA%20BIS%20A%20DE%20BENEDETTI.pdf</ref>
Non verrà però emesso a suo carico alcun ordine di esecuzione della pena grazie alle amnistie del [[1986]] e del [[1989]].<ref>{{cita libro| nome=Raffaella | cognome=Fanelli | capitolo=La versione del Freddo| titolo=La verità del Freddo| curatore= | anno=2018 | editore=[[Chiarelettere]] | città=Milano | ed=1 | p=59| ISBN=9788832960389 }}</ref>