Basilicata: differenze tra le versioni
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=== Età moderna ===
[[File:Miglionico castello2.jpg|thumb|Il castello del Malconsiglio di [[Miglionico]].]]
La Basilicata fu teatro della famosa [[Congiura dei baroni]] ordita nel [[1485]] dal principe di [[Salerno]] Antonello II dei [[Sanseverino (famiglia)|Sanseverino]] consigliato da Antonello Petrucci e Francesco Coppola, ai danni del re di Napoli Ferdinando I di Napoli che coinvolse molte famiglie feudatarie di signori e baroni del regno della fazione guelfa favorevoli agli angioini, tra cui oltre i [[Sanseverino (famiglia)|Sanseverino]], [[conti di Tricarico]], si ricordano i [[Caracciolo]] principi di [[Melfi]], i Gesualdo marchesi di Caggiano, i del Balzo-Orsini principi di Altamura e di Venosa, i [[Guevara
[[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] di Spagna tolse i loro domini ai feudatari precedenti, a cui subentrarono le famiglie dei [[Carafa]] (principi di [[Stigliano]]), Revertera, [[Pignatelli (famiglia)|Pignatelli]] e [[Colonna (famiglia)|Colonna]]. La Basilicata fu in gran parte sottoposta alla giurisdizione di [[Salerno]], mentre Matera e la Murgia fecero parte della [[Terra d'Otranto]]. Con l'avvento della nuova classe dirigente, estranea al territorio di cui godeva il possesso, e con lo spostamento dei traffici commerciali dal [[Mediterraneo]] all'[[oceano Atlantico|Atlantico]], i feudi lucani furono considerati pura fonte di reddito e i nuovi baroni prestarono scarsissimo interesse al miglioramento delle condizioni economiche e sociali dei propri possedimenti.
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