Segno di Babinski: differenze tra le versioni

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== Metodo ==
Il [[riflesso]] cutaneo plantare si evoca strisciando una punta smussata lungo il margine laterale della pianta del [[piede]], partendo da sopra il [[tallone]], e portandola verso la parte supero-interna fino al primo [[metatarso]]<ref>Kenneth Walker, ''The Plantar Reflex'' [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK397/], Clinical Methods: The History, Physical, and Laboratory Examinations. Chapter 73.</ref>. Nell'adulto, in condizioni di normalità, si induce la flessione plantare delle dita del piede. In presenza di lesioni a carico del [[Sistema piramidale|sistema corticospinale]], lo stesso stimolo evoca la flessione dorsale (o estensione plantare) dell'alluce e l'apertura "a ventaglio" delle altre dita (fenomeno di DuprèDupré), determinando quindi l'inversione del riflesso cutaneo plantare. Tale fenomeno si chiama appunto "segno di Babinski".
Altre manovre [[Semiologia|semeiologiche]] sono in grado di provocare l'estensione plantare (o dorsiflessione) dell'alluce, ed hanno lo stesso significato del segno di Babinski, ossia di dimostrare, attraverso l'inversione del riflesso plantare, un'alterazione della via piramidale. Queste sono il segno di Oppenheim (che si evoca strisciando il proprio pollice unito all'indice lungo la cresta tibiale del paziente, partendo dal ginocchio verso il piede), il segno di Chaddock (che si genera strisciando una punta smussa lungo il margine del [[malleolo]] esterno verso la parte anteriore del piede), la compressione con entrambe le mani del polpaccio ([[segno di Gordon]]), la compressione del [[tendine d'Achille]], il tirare verso l'esterno e verso il basso il quarto dito.