Pompilio Fastiggi: differenze tra le versioni

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|Data_di_nascita = 6 agosto [[1911]]
|Nato_a = [[Pesaro]]
|Data_di_morte = 1º o 2 febbraio [[1944]]<ref name=DataMorte>LeLa maggior parte delle fonti consultate per la redazione di questa voce, comunque citate nel corpo del testo, riportanocosì chicome la Gazzetta Ufficiale nel conferimento della medaglia, riportano come data deldi morte il 1º febbraio 1944, chipochi altri quella del 2 febbraio, quale giorno della morte di Pompilio Fastiggi.</ref>
|Morto_a = [[Sant'Angelo in Vado]]
|Cause_della_morte = scontro a fuoco in caserma coi fascisti
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|Religione =
|Nazione_servita = {{ITA 1861-1946}}
|Forza_armata = [[Resistenza italiana|Guardia Nazionale]]<ref name=Relazione>La Guardia Nazionale fu trasformata in GAP nel maggio del 1944, cfr. in [http://www.memoriedimarca.it/uploads/r/associazione-nazionale-partigiani-ditalia-comitato-provinciale-di-pesaro-e-urbino-2/3/4/a/34a0cd946be0c80ad29c6253a12c516cb5cd2a0be460f0f1e156b13091fe6166/b134_f69_1.1.pdf Relazione ufficiale (di Ottavio Ricci detto Nicola Antonini) sull'attività della 5ª Brigata.]</ref>
|Arma =
|Corpo =
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{{Bio
|Nome = Pompilio
|Cognome = Fastiggi<ref>A volte erroneamente citato o trascritto come Fastigi, con una sola “g” come ad esempio erroneamente riportato nella scheda segnaletica della PS.</ref>
|Cognome = Fastiggi
|PostCognomeVirgola = [[nome di battaglia]] '''Mariani'''<ref name=ISCOP/>
|Sesso = M
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|AnnoNascita = 1911
|LuogoMorte = Sant'Angelo in Vado
|GiornoMeseMorte = 1º o 2 febbraio<ref name=DataMorte/>
|AnnoMorte = 1944
|Epoca = 1900
|PreAttività = è stato un'[[operaio]] [[fonderia|fonditore]], attivista militante del [[Partito Comunista d'Italia| PCd’I]] e
|Attività = partigiano
|Nazionalità = italiano
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|collegamento_onorificenza=valor militare
|motivazione= Fastiggi Pompilio di Ciro e Pasquini Ermelinda, da Pesaro, classe 1911, partigiano combattente (alla memoria) – ''Vecchio militante antifascista, non appena dimesso d al carcere dove stava scontando una lunga pena inflittagli per motivi politici, riprendeva immediatemente il suo posto nelle file dei combattenti per la libertà. Organizzatore delle prime bande partigiene nella zona e di un vasto movimento patriottico clandestino, fu sempre primo la ove fosse il pericolo e si rendesse necessaria la sua presenza incitatrice. Catturato nel corso di uno scontro con una formazione avversaria e trasportato in caserma, estratta fulmineamente la pistola, ingaggiava un furioso combattimento corpo a corpo con i suoi aguzzini che lo stavano pre ssando da ogni parte. Sopraffatto dal numero immolava la sua vita nel miraggio di quell'ideale per cui con tanta fede ed ardore aveva combattuto e sofferto.''
|luogo= Zona di Pesaro (S. Angelo in Vado),<br> 8 settembre 1943 – 1º febbraio 1944.<ref>[http://memoriedimarca.it/uploads/r/istituto-di-storia-di-urbino/b/b/d/bbdeda94e7ab16190ef314cacc412ed78784fd044982543b7c73f7b7ec8dee3f/ISCOP_AMG_265.pdf Gazzetta Ufficiale del 3 febbraio 1958, n. 29 – Decreto 17 gennaio 1957 registrato alla Corte dei conti il 26 luglio 1957 registro n. 9 – Presidenza – foglio n. 354]</ref><ref name=DataMorte/>
}}