Pompilio Fastiggi: differenze tra le versioni
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Pompilio nasce il 6 agosto 1911 a San Pietro in Calibano, frazione del comune di Pesaro, figlio di Ciro ed Ermelinda Pasquini; [[operaio]] della Fonderia Montecatini Pesaro e militante del [[Partito Comunista d'Italia|PCd’I]].
Per la sua attività [[antifascista]] è [[denuncia|deferito]] al [[Tribunale speciale per la difesa dello Stato (1926-1943)|Tribunale speciale]] ed [[arresto|arrestato]] il 22 maggio [[1936]]. Il 15 marzo 1937 è condannato a 14 anni di [[reclusione]], ridotti successivamente a 10, ne sconta 7
Il 1º febbraio 1944<ref name=DataMorte/>, mentre si trova in missione presso le formazioni partigiane dell'[[Val Metauro|Alta Valmetauro]] per organizzare il movimento, segnalato con una [[delazione]] ai militi fascisti del luogo, viene da questi catturato e tradotto nella caserma della milizia di [[Sant'Angelo in Vado]] dove tenta di fuggire ma superati i gradini della scala che danno accesso agli uffici del Comando, dopo aver estratto la pistola e fatto fuoco sulla scorta, rimane ucciso nel conflitto a fuoco che ne scaturisce.<ref name=Novecento/>
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