Monoi: differenze tra le versioni
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In particolare il gesto delle madri tahitiane si rifà alla leggenda della nascita del dio Tané, il dio tahitiano della bellezza. Secondo la leggenda, costui, figlio della dea Atéa, era nato senza forma, e così [[Ta’aroa]], il dio creatore supremo nella mitologia della Polinesia francese, in risposta alle preghiere di Atéa cucì una pelle per il piccolo utilizzando della pelle di squalo e di manta e della scorza cocco e di altre piante tipiche di quei territori. Dopodiché, la madre cosparse il corpo di Tané di olio di Mono'i, rendendolo l'essere più bello del mondo.<ref>{{Cita web|lingua=fr|url=https://www.routard.com/mag_evenement/329/monoi_here_la_semaine_du_monoi_a_tahiti.htm|titolo=Monoï Here: la semaine du monoï à Tahiti|editore=Routard|accesso=22 aprile 2020}}</ref>
Per quanto
I navitagori polinesiani usavano invece l'olio di Monoi per proteggere il proprio corpo dal freddo, dal vento e dall'acqua salata durante le loro spedizioni in canoa, e anche oggi molti appassionati di [[surf]] e di [[Subacquea|attività subacquee]] utilizzano tale olio, la cui produzione a scopi commerciali è iniziate nel 1942, per gli stessi scopi.<ref name="corri">{{Cita news| rivista = [[Il Corriere della Sera]] | titolo = Olio di Monoi, Taurumi e tatuaggi: i rituali di bellezza a Le Isole di Tahiti|data=12 gennaio 2017|accesso=28 aprile 2020|url=https://viaggi.corriere.it/eventi/olio-monoi-tatuaggi-tahiti-native-adv/|nome=Sara|cognome=Bovi}}</ref>
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