Infliximab: differenze tra le versioni

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Nell'''insufficienza cardiaca'' la somministrazione di infliximab richiede cautela. La somministrazione del farmaco in caso di [[insufficienza cardiaca grave]] (classe NYHA III e IV) è controindicata. In studi clinici in cui infliximab è stato somministrato a pazienti con insufficienza cardiaca, è stato osservato un peggioramento della malattia cardiaca (incremento di mortalità e ospedalizzazione) soprattutto nei pazienti trattati con dosi elevate di farmaco (10&nbsp;mg/kg)<ref>Chung E.S. et al., Circulation, 2003, 107 (25), 3133</ref>.
 
In corso di ''vaccinazioni'' poiché infliximab è un farmaco con attività immunomodulante, la sua somministrazione nelle quattro settimane che seguono la vaccinazione con [[vaccini vivi]] attenuati è controindicata. Il problema relativo alle vaccinazioni riguarda soprattutto i pazienti pediatrici. I vaccini vivi attenuati comprendono: il vaccino [[morbillo]]-[[parotite]]-[[rosolia]], il vaccino intranasale per l'[[influenza Fluenz]], il vaccino orale per [[tifofebbre tifoide]], [[Bacillo di Calmette-Guérin|BCG]], [[febbre gialla]] e [[antrace]]. Questi vaccini andrebbero somministrati prima del trattamento con infliximab. Poiché sono stati segnalati casi di [[varicella]] durante terapie con farmaci biologici anti-TNF-alfa, anche questo vaccino andrebbe somministrato prima del trattamento con infliximab e comunque non durante terapia immunosoppressiva. Poiché sono riportati in letteratura casi di riattivazione dell'epatite B in pazienti adulti [[HbsAg]] positivi in terapia con infliximab, in caso di vaccinazione [[antiepatite B]] dubbia è preferibile eseguire la vaccinazione, anche durante terapia con infliximab<ref>Moses J. et al., Am. j. Gastroenterol., 2012, 107 (1), 133</ref>.
 
Nei ''pazienti sottoposti a intervento chirurgico'' l'impiego di infliximab è limitata. Considerare la lunga emivita del farmaco e il rischio connaturato di infezione. In pazienti trattati chirurgicamente per [[malattia di Crohn]], la terapia con infliximab è stata associata a ritardo nella cicatrizzazione della sutura chirurgica<ref>Griffin S.P., Selby W.S., J. Gastroenterol. Hepatology, 2000, 15, 78</ref>.