Monte Albino: differenze tra le versioni
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==Territorio==
Situato a nord della catena, il monte, formato prevalentemente da [[roccia|rocce]] di tipo [[calcare
In passato aveva diversi torrenti (oggi solo canali di contenimento) quali: la ''Matrognana'' e gli alvei ''San Nicola'', ''Mangiaguerra'', ''Santacroce'' e ''Tondi''.
Diverse anche le fonti sorgive (''Bocca di Mare'', ''Musceo'', ''Fontanelle'', ''Sgarrupa'').
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===Medioevo===
Caduta la città di Nuceria nel [[601]], la popolazione preferì rifugiarsi sui monti circostanti, andando a rimpinguare i centri abitati della [[costiera amalfitana]], i borghi pedemontani nucerini di Pareti e Pucciano, i centri di Sant'Egidio e Corbara ed i colli nella [[Passo dell'Orco|Valle dell'Orco]].
Il monte divenne quindi punto di collegamento tra la valle del Sarno ed il [[ducato di Amalfi]], dove mercanti e contadini si recavano per commerciare nel vasto mercato cittadino. Fu costruita in epoca normanna nei pressi dell'attuale [[Chiunzi|valico di Chiunzi]] una torre funzionale all'avvistamento ed all'attività doganale, nota oggi come ''Torre degli Orsini''.
Intorno all'[[VIII secolo]] dei monaci benedettini, obliterando la villa rustica di Sant'Egidio, iniziarono ad erigere una struttura che in seguito diverrà l'[[Abbazia di Santa Maria Maddalena in Armillis]].
Sul versante nocerino, invece, fu ricavata da una grotticella sovrastante una fonte d'acqua, la cappella di ''Santa Maria dei Tre Pigni'' che serviva come punto di ristoro per chi si recava al mercato d'Amalfi.
Nel [[IX secolo]] la chiesa di San Filippo a Nocera fu elevata al rango di abbazia benedettina, successivamente, intorno al [[1385]] fu mutata nell'attuale [[Cattedrale di Nocera Inferiore]].
Nel [[1080]] in una grotta alle falde del monte, nel territorio di [[Nocera dei Pagani|Nocera]], fu eretta la [[Chiesa di Sant'Angelo in Grotta]].
Nell'[[XI secolo]] lungo il colle di San Pantaleone furono costruite alcune torrette funzionali alla fortezza di [[Cortimpiano]].
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[[File:SantuarioMontalbino.jpg|thumb|right|Il santuario di Maria dei Miracoli]]
Nel [[1530]] la piccola cappella dei Pigni fu completamente trasformata per opera del [[condottiero]] nocerino [[Giambattista Castaldo]] che vi realizzò un convento [[olivetano]] in ossequio a un [[ex voto]]<ref>Si narra che il Castaldo fosse inseguito da alcuni briganti e si rifugiò nella grotta dedicata alla Madonna. Promise alla Vergine che se si fosse salvato, avrebbe ristrutturato e ampliato al cappella realizzando un convento dedicandolo all'ordine degli [[olivetani]]</ref>. Primo abate della neonata struttura del [[Santuario di Santa Maria dei Miracoli (Nocera Inferiore)|Convento di Santa Maria dei Miracoli]] fu Cipriano Castaldo, nipote del fondatore.
Il convento custodiva il dipinto raffaelliano della [[Madonna d'Alba]].
Negli stessi secoli il monte fu testimone della nascita della confederazione urbana di [[Nocera dei Pagani]]. Il monte fu spesso soggetto a frane e smottamenti, tra cui uno nel [[XVIII secolo]] che costrinse gli olivetani ad abbandonare il convento.
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Durante la [[seconda guerra mondiale]] lo stesso monte, come le città a valle furono vittime dei bombardamenti alleati, in quanto i tedeschi prediligevano la zona per appostare le loro basi, lungo il monte infatti sono stati ritrovati numerosi ordigni (talvolta inesplosi), l'ultimo dei quali nel [[2019]]<ref>https://www.salerno.occhionotizie.it/nocera-inferiore-rimossa-bomba-montalbino/amp/</ref>.
Monte Albino fu anche testimone del passaggio degli alleati, successivamente allo [[Sbarco a Salerno|sbarco di Maiori]]. Lungo il monte venne costruito un tratto dell'[[Autostrada A3 (Italia)|A3]]. Negli [[anni '50]] fu riaperto anche il santuario mariano.
Nel [[1997]] una frana interessò l'autostrada, travolgendo alcune auto in transito e causando un morto<ref>https://codacons.it/morte-in-autostrada-tre-assoluzioni/</ref>.
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==Sport==
Così come gran parte della catena, anche Monte Albino è meta di percorsi [[trekking]] e per [[mountain bike]]. Diversi sono i sentieri ad alta quota (''Sentiero Paolo'', ''Panda'', ''Grotte d'Annibale'' e ''della Sgarrupa'').
Il sentiero più lungo è quello denominato ''Percorso della Salute'': un tratto pedemontano di 3,5
e ripercorre il tracciato superficiale dell'acquedotto dell'Ausino. Inoltre è stato realizzato utilizzando materiali naturali e rispettosi dell'ambiente circostante.
Sulle pendici del monte si pratica anche il [[Tiro ai Giochi olimpici|Tiro sportivo]], con una scuola nei pressi di [[Corbara (Italia)|Corbara]].
Altro sport largamente praticato è il [[parapendio]].
== Bibliografia ==▼
* [[Club Alpino Italiano]] (Delegazione regionale Campania), ''Monti Lattari (Guida e carta dei sentieri)'', scala 1:30.000.▼
* Francesco Di Costanzo, ''Cenni storici del Santuario di Montalbino in Nocera Inferiore'', 1977 ▼
* Ugo Dovere, Santuari della Campania, Massa, 2000▼
* Gennaro Orlando, ''Storia di Nocera de' Pagani'', Napoli, 1888▼
* Dizionario geografico-ragionato del Regno di Napoli, Volume 7, pag. 42, 1797▼
== Galleria d'immagini ==
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<references/>
▲== Bibliografia ==
[[Categoria:Nocera Inferiore]] ▼
▲* [[Club Alpino Italiano]] (Delegazione regionale Campania), ''Monti Lattari (Guida e carta dei sentieri)'', scala 1:30.000.
▲* Francesco Di Costanzo, ''Cenni storici del Santuario di Montalbino in Nocera Inferiore'', 1977
▲* Ugo Dovere, Santuari della Campania, Massa, 2000
▲* Gennaro Orlando, ''Storia di Nocera de' Pagani'', Napoli, 1888
▲* Dizionario geografico-ragionato del Regno di Napoli, Volume 7, pag. 42, 1797
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