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=== La leggenda ===
Diffusa è l'anacronistica convinzione, comune soprattutto nel [[continente americano]], che sia stato [[Marco Polo]], ritornando dalla [[Cina]] nel 1292, ad introdurre la pasta prima in [[Italia]] e poi in tutto l'[[Civiltà occidentale|Occidente]]. Questa tuttavia è una [[leggenda metropolitana]], nata negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] nel 1938, sul ''Macaroni Journal'',<ref>{{Cita web|url=https://ilovepasta.org/wp-content/uploads/macaroni/1929%2010%20OCTOBER%20-%20The%20New%20Macaroni%20Journal.pdf|titolo=EdizioneThe Macaroni Journal|data=15 ottobre 1929}}</ref> pubblicato da un'associazione di industriali statunitensi e canadesi con lo scopo di nobilitare la pasta agli occhi dei consumatori americani, in modo che fosse percepita come un alimento più internazionale e non legato ai ghetti italiani (le ''[[Little Italy]]'') nei quali era presente fin dai primi anni del [[XIX secolo]]. Si voleva evitare di associare l'alimento all'opinione diffusa che univa gli immigrati italiani alla malavita.<ref>S. Serventi F. Sabban ''La pasta. Storia e cultura di un cibo universale'', VII. Economica Laterza 2004</ref>
Il giornale riportava in una sezione fumettistica e infantile che il famoso navigante veneziano, dopo essere tornato nel 1292 dalla Cina, avesse portato con sé un fascio di ''[[spaghetti cinesi|noodles]]'' cinesi i quali sarebbero stati all'origine della pasta italiana. Seguì nel 1939 (un anno dopo il giornale) l'altrettanto fantasiosa pellicola statunitense: ''[[Uno scozzese alla corte del Gran Kan|Uno scozzese alla corte del Gran Kan (The Adventures of Marco Polo)]]'', con [[Gary Cooper]], che favorì il radicarsi nell'opinione pubblica globale di queste menzognere convinzioni popolari sull'esploratore veneto e sulla pasta.<ref name="TaccuinigastrosoficiMarcoPolo">{{Cita web|url=https://www.taccuinigastrosofici.it/ita/news/medioevale/personaggi-celebri/Marco-Polo-e-la-pasta.html|titolo=Le menzognere fantasie su Marco Polo e la pasta}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.24orenews.it/italia-da-gustare/1093-|titolo=Storia, origine e diffusione della pasta italiana}}</ref>
 
Questa storia in realtà è fittizia e, in quanto [[favola]],<ref>{{Cita web|url=http://www.festivaldellapasta.it/?page_id=2757|titolo=La falsa e anacronistica storia su Marco Polo e la pasta}}</ref> smentita da qualsiasi storico e studioso del tema, per la gran quantità di prove tangibili, documentate ed irrefutabili sull'esistenza della pasta in Italia precedenti di svariati secoli (se non millenni) la stessa nascita di Polo, attestazioni che vanno dall'[[Antichità classica|Evo Antico]] (come i bassorilievi di utensili per fabbricare pasta presenti nelle tombe etrusche dal [[V secolo a.C.|V]] al [[IV secolo a.C.]];<ref>{{Cita web|url=https://archeoricette.wordpress.com/2013/04/07/pasta-alletrusca/|titolo=Pasta etrusca, i bassorilievi della Grotta Bella}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.quinewsvolterra.it/volterra-gli-etruschi-preparavano-la-pasta-fatta-in-casa.htm|titolo=Pasta elaborata dagli Etruschi}}</ref> l'attestazione del consumo del ''l''à''ganon'' tra il [[IX secolo a.C.|IX]] e l'[[VIII secolo a.C.]] in [[Magna Grecia]];<ref name="TaccuinigastrosoficiOriente" /><ref>{{cita web|url=https://voce.com.ve/2017/12/05/281759/la-storia-della-pasta-italia/|titolo=La pasta nell'Italia antica}}</ref> i resoconti dei poeti latini del [[III secolo|I secolo a.C.]], tra i quali [[Cicerone]] e [[Apicio]],<ref>{{Cita web|url=http://www.saperesapori.it/Ilciboneltempo/Archivioarticoli/tabid/305/articleType/ArticleView/articleId/87571/Le-lasagne-di-Apicio.aspx#.XYwyBtIza1s|titolo=Apicio e il Laganum|accesso=26 settembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181229124226/http://www.saperesapori.it/Ilciboneltempo/Archivioarticoli/tabid/305/articleType/ArticleView/articleId/87571/Le-lasagne-di-Apicio.aspx#.XYwyBtIza1s|dataarchivio=29 dicembre 2018|urlmorto=sì}}</ref> riguardanti l'arte culinaria e in particolar modo il ''l''à''ganum romano)'';<ref name="TaccuinigastrosoficiLasagne" /> al [[Medioevo]] (tra cui gli scritti del filosofo arabo [[Ziryāb]] del 1058, che descrivono l'uso della pasta nel Sud Italia; le testimonianze del geografo [[Al-Idrisi]] alla corte del re normanno [[Ruggero II di Sicilia]], del 1154, che trattano in maniera ampia e dettagliata il commercio dei vermicelli fabbricati nei pastifici di [[Trabia]], vicino a [[Palermo]], ed esportati in tutto il Mediterraneo; le cronache del [[1221]] di Fra' Salirnbene Da Parma, che narra delle abitudini alimentari del suo confratello Giovanni Da Ravenna la cui dieta era costituita da pasta; le lettere del filosofo [[Jacopone Da Todi]] al Papa del 1230, che descrivono il suo amore per ''i maccaroni''; la diagnosi di un medico di Bergamo, che nel [[1244]] vieta a un suo paziente di mangiare pasta; i documenti del notaio marchigiano Ugolino Scarpa, che nel [[1279]] descrive le eredità di un suo cliente, tra le quali figura una "cesta di maccaroni"....ecc).<ref name="TaccuinigastrosoficiOrigine" /><ref name="EntasisPasta" />
 
Tutte queste prove scritte e tangibili, come risulta anche dalle date, sono precedenti al ritorno dalla Cina di [[Marco Polo]], che tornò dal Regno del [[Catai]] solo nel 1292, e mettono chiaramente in evidenza che la pasta fosse conosciuta in Italia già da molto tempo prima del suo rientro a Venezia; altra prova inconfutabile è il fatto che al tempo del viaggio di Polo, la corte cinese della quale il navigante fu ospite, e con la quale si relazionò, era composta da mongoli della [[dinastia Yuan]] di [[Kubilai Khan]], i quali, allora come oggi, non mangiavano e non mangiano pasta, a differenza del popolo cinese, con il quale Polo ebbe pochi contatti diretti, tanto da non menzionare, nel suo libro ''[[Il Milione]]'', nemmeno gli ideogrammi cinesi, la pasta cinese e altre usanze dei popoli della Cina che non fossero i mongoli della corte imperiale, con i quali aveva stabilito i suoi rapporti commerciali e di amicizia. Una delle poche usanze gastronomiche che Polo descrive dei cinesi (e non dei mongoli) è l'uso alimentare dell'albero del pane, dal quale, scrisse, i cinesi ricavavano masse commestibili somiglianti a una sfoglia di lasagna, (dando anche dimostrazione che lui stesso già conoscesse la pasta, e in particolar modo la lasagna, dato che l'aveva da sempre mangiata a Venezia) e limitandosi solo a descrivere questo alimento vegetale cinese.<ref name="TaccuinigastrosoficiMarcoPolo" />