Colonia elioterapica (Legnano): differenze tra le versioni

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[[File:Refettorio colonia elioterapica Legnano.jpeg|thumb|Refettorio della colonia elioterapica di Legnano in una foto d'epoca]]
 
La scelta del luogo dove erigere la colonia elioterapica di Legnano non fu casuale: la struttura venne costruita in zona [[Bosco dei Ronchi]], ovvero su un [[pianalto]] morenico formato dai depositi accumulati nel corso dei secoli dal fiume [[Olona]] una cui piccola parte, dal 1992, è parco pubblico<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/politica/articolo.php?id=230047|editore=Varese News|data=30 marzo 2012|autore=|titolo=Parco Bosco Ronchi: chi è in confusione?|autore=Alberto Centinaio|accesso=1912 giugno 20162021|urlarchivio= https://archive.is/IcJHz|dataarchivio=13 aprile 2013|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.comune.legnano.mi.it/news/44/93/6278/?channel=date&sezione=news&day=12&month=2&year=2016|titolo=La colonia elioterapica|accesso=19 giugno 2016}}</ref>. In particolare, la struttura venne realizzata su alcuni terreni precedentemente occupati dagli stabilimenti della [[casa automobilistica]] legnanese [[Società Automobili e Motori]] che si trovavano in località Bersanella dei Ronchi, da cui si domina tutta Legnano<ref name="Cita|D'Ilario, 2003|p. 118">{{Cita|D'Ilario, 2003|p. 118}}.</ref>. Grazie alla sua conformazione collinare, questa zona protegge i suoi abitanti dai freddi venti provenienti da nord senza impedire ai raggi del [[Sole]] di illuminare e scaldare l'area<ref name="contrada">{{cita web|url=http://www.contradalegnarello.it/la-contrada/|titolo=La contrada e il suo territorio|accesso=18 giugno 2016}}</ref>. All'inaugurazione della colonia elioterapica di Legnano, che costò in totale un milione e mezzo di lire<ref name="Cita|D'Ilario, 2003|p. 119"/>, partecipò il segretario generale del [[Partito Nazionale Fascista]] [[Achille Starace]]<ref name="Cita|D'Ilario, 2003|p. 118"/>.
 
Nel 1955 la colonia elioterapica cambiò finalità diventando centro per la cura dei mutilati sul lavoro<ref name="Cita|D'Ilario, 2003|p. 119"/>; in questa occasione il complesso architettonico venne parzialmente abbattuto e poi ricostruito<ref name="Cita|Ferrarini|p. 137">{{Cita|Ferrarini|p. 137}}.</ref>. Dell'originale gruppo di edifici è sopravvissuto un solo fabbricato, quello che un tempo ospitava il [[refettorio]] e il [[solarium]], ora fatiscente<ref name="Cita|Ferrarini|p. 137"/>. Il centro di rieducazione per i mutilati sul lavoro fu il primo realizzato in Italia e venne inaugurato nel settembre del 1955 alla presenza del [[Presidente della Repubblica Italiana|presidente della Repubblica]] [[Giovanni Gronchi]]<ref name="Cita|D'Ilario, 2003|p. 151">{{Cita|D'Ilario, 2003|p. 151}}.</ref>; fu attivo fino al novembre del 1982, quando venne trasferito, complice il minor afflusso di pazienti, all'interno dell'ospedale di Legnano<ref name="Cita|D'Ilario, 2003|p. 157">{{Cita|D'Ilario, 2003|p. 157}}.</ref>. Adiacente al centro di rieducazione per i mutilati sul lavoro venne costruita una piccola chiesa, che fu consacrata dall'[[arcivescovo di Milano]] [[Giovanni Battista Montini]] il 4 luglio 1961 e che si trova tuttora all'interno dell'area che ospitava il centro di rieducazione per i mutilati sul lavoro<ref name="Cita|D'Ilario, 2003|p. 152">{{Cita|D'Ilario, 2003|p. 152}}.</ref>.