Naonis: differenze tra le versioni
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|nome = Naonis
|logo =
|forma societaria =
|data fondazione = 1962
|forza cat anno =
▲|luogo_fondazione = [[Pordenone]]
|fondatori = [[Lino Zanussi]]
|
|causa chiusura =
|nazione = ITA
|sede = [[Trieste]]
|gruppo =
|filiali =
|persone chiave =
|
*[[Elettronica]]
*[[Elettrodomestici]]
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*[[Televisore|Televisori]]
*[[Radio (apparecchio)|Radio]]
|note =
}}
'''Naonis''' è stato un marchio [[
==Storia==
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=== Gli anni sessanta ===
''Naonis'' fu creato nel [[1962]] a [[Pordenone]] come [[marchio]] della [[Zanussi Elettronica S.p.A.]], divisione elettronica della [[Zanussi]], creata qualche anno prima dall'ingegnere romano [[Giorgio Tranzocchi]] su incarico del cavalier [[Lino Zanussi]]. Il nome derivava da ''Portus Naonis'', nome latino di ''Porto del Noncello'', un fiume del luogo. L'idea strategica aziendale fu quella di crearsi un nome che divenisse di richiamo per la vendita di televisori, che sostituisse progressivamente quelli con badge ''[[Rex]]'', da destinarsi invece esclusivamente alla distribuzione del "''bianco''" (gli elettrodomestici)<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it//enciclopedia/i-bianchi-la-tecnologia-in-cucina_(Il-Contributo-italiano-alla-storia-del-Pensiero:-Tecnica)|titolo=I 'bianchi': la tecnologia in cucina in "Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Tecnica"|sito=www.treccani.it
Prodotti come gli altri oggetti non core della Zanussi da fornitori della zona<ref>{{Cita libro|autore=Aa.Vv.|titolo=Venetica|annooriginale=1983|editore=Aldo Francisci Editore}}</ref>, in anticipo sui tempi, le gamme erano completamente rinnovate ogni 6 mesi, approfittandone per aggiornare i televisori ai progressi della tecnica e della qualità dell'immagine. Nel 1965, su disegno di ''Marino Zanier'', venne presentato il ''P11'', primo televisore portatile con sintonia continua (in modo da poter essere adattato agli spostamenti ed aggiustamenti di frequenza dei canali durante gli spostamenti)<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|autore2=|autore3=|data=
===Anni settanta: il design e la dismissione del marchio===
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CONCENTRAZIONE NELL'INDUSTRIA
DELLA COSTRUZIONE ELETTRICA
IN ITALIA (1970-1974)|url=http://aei.pitt.edu/41828/1/A5971.pdf|dataoriginale=30 Ottobre 1975}}</ref>, ed una buona strategia pubblicitaria e di marketing, la sovrapposizione di diversi marchi nel mercato del video, all'epoca già preda dei prodotti orientali, impone alla Zanussi una serie di scelte aziendali che portano a dismettere lentamente il marchio, che, pur esistendo ancora dal 1975 non risulta più essere stato utilizzato in nessun listino, seguendo solo formalmente il destino della Zanussi. La filiera industriale basata sulla fabbrica di Oderzo, viene denominata in Zanussi Componenti Plastica<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Aa.Vv. - Inalca|autore2=|autore3=|anno=1983|titolo=L'industria, rivista di economia e politica industriale|rivista=|editore=Il Mulino|volume=4|numero=}}</ref>, ed utilizzata per la produzione delle scocche plastiche, mentre il marchio è definitivamente depennato dai bilanci solamente con l'acquisizione della casa madre da parte di Electrolux, nel 1985<ref>{{Cita libro|autore=Aldo Burello|titolo=Dalla Zanussi all'Electrolux: un secolo di lezioni per il futuro|anno=2010|editore=Il Mulino}}</ref>.
=== La Zanussi Componenti Plastica (ZCP) ===
All'inizio degli anni ottanta, la ZCP stringe alleanza con la svedese Plastal nel 1993, creando la Plastal Zcp (Zanussi Componenti Plastica), poi Plastal Italia, per lo stampaggio di componenti per auto, che, attraverso una serie di cessioni, seguirà un destino diverso da quello della Zanussi.
==Note==
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* [[REL (finanziaria pubblica)|REL]]
* [[Indesit]]
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Portale|aziende|
[[Categoria:Ex aziende del gruppo Zanussi]]
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