Trivigno: differenze tra le versioni

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[[File:Chiesa di San Rocco (Trivigno, PZ).jpg|sinistra|upright=0.7|miniatura|La chiesa di San Rocco]]
* 29 giugno. Festa in onore di [[Pietro apostolo|San Pietro apostolo e martire]], [[patrono]] di Trivigno.
I costumi della popolazione trivignese si ispiravano molto ai colori e alle caratteristiche dell'oriente sopratutto dalla [[Grecia]] e dall'[[Albania]].
 
a) Il costume delle donne era molto ricco e decorato, costituito dalla gonna arricciata in vita e lunga fino al polpaccio di colore : viola, verde, rosso, grigio scuro. Le gonne invernali erano realizzati con tessuti come "scottino"(pannolana tessuto in casa), "filandina" (flanella) o di pesante damasco rosso (gippone). Mentre le gonne estive erano realizzate di "setiglia" (tessuto leggero colorato o a fiori). La gonna era un indumento che lo si portava al di sopra della sottana ed essa poteva essere dello stesso tessuto con due pettorali di "setiglia" rossa. Poi indossavano una camicia bianca di tela casereccia o fine, con scollatura talvolta orlata con "pizzi"(merletti) o "pinta"(ricamata). Al di sopra della camicia o solo esso, si portava un corpetto dello stesso tessuto della gonna o di seta, che copriva gran parte della spalla, mentre sul davanti era molto scollato e da esso uscivano i "pettorali" di seta "scarlattina". Le eventuali mezze maniche erano tenute ferme da fettucce o da nastri in modo da lasciare uscire lo sbuffo delle maniche. Completavano il costume il "vandesino"(grembiule), che poteva essere di lana, "scottino", soia, lino e di "taffittano"(taffettà), tutti colorati. Portavano in testa la legatura, cioè il fazzoletto di mussola, "orletta" o "orlettone", a volte guarnita di "pizzilli"; d'inverno si usava un panno di lana scarlettato. gli indumenti venivano anche distinti da un ceto sociale all'altro perchè le sottane, il panno per la testa e a volte le mezze maniche venivano guarnite, con una fascia di seta per il ceto dei "mastri", con un gallone d'argento e per le donne dei "massari, notai, medici" o con un gallone d'oro per coloro che si ritenevano di nobiltà locale (luogotenenti e mastrodatti). Ovviamente non mancavano gli accessori come orecchini pendenti (sciaccaglie) o a cerchi (ghietti), anelli, spille e catene d'oro, mentre il collo era ornato da una girogola detta (cannacchino), che poteva essere di granati, coralli o d'oro.
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