5 Astraea: differenze tra le versioni

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Nel 1921, [[Eugenio Padova]] fornì una prima stima del [[periodo di rotazione]] di Astrea in 7,27 ore;<ref>{{cita pubblicazione |autore=Eugenio Padova |titolo=Osservazioni fotometriche dei pianeti (5) Astrea, (44) Nysa e (8) Flora |rivista=Memorie della Società Astronomia Italiana |volume=2 |pp=82-92 |url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1921MmSAI...2...82P}}</ref> valore, tuttavia, ben lontano da quello effettivo. Una misura alquanto precisa del periodo di rotazione fu eseguita da Y. C. Chang e C. S. Chang,<ref>{{cita pubblicazione |autore1=Y.C. Chang |autore2=C.S. Chang |anno=1962 |rivista=Acta Astronomica Sinica |volume=10 |p=101}}</ref> che ottennero un valore di 16,806 ore.<ref>{{Cita|B.D. Warner ''et al.''||LCDB}}, 2009.</ref> Osservazioni successive hanno migliorato di poco questo valore. Tra queste, sono risultate molto accurate quelle eseguite da A. Erikson e P. Magnusson nel 1993,<ref>{{cita pubblicazione |titolo=Pole determinations of asteroids |autore1=A. Erikson |autore2=P. Magnusson |rivista=Icarus |volume=103 |numero=1 |pp=62-66 |anno=1993 |doi=10.1006/icar.1993.1058 |lingua=en}}</ref> confermate da G. De Angelis nel 1995.<ref>{{cita pubblicazione |autore=G. De Angelis |titolo=Asteroid spin, pole and shape determinations |rivista=Planetary and Space Science |volume=43 |numero=5 |pp=649-682 |anno=1995 |doi=10.1016/0032-0633(94)00151-G |lingua=en}}</ref>
 
Nel 1971, [[David Allen (astronomo)|David Allen]] suggerì che le dimensioni dei maggiori asteroidi potessero essere dedotte dalla misura delle loro emissioni nell'[[radiazione infrarossa|infrarosso]].<ref>{{Cita|D. A. Allen||Allen71}}, 1971.</ref> La tecnica fu adottata inizialmente sugli asteroidi più massicci, con osservazioni da Terra, e, successivamente al lancio del satellite [[IRAS]] nel 1983, in modo sistematico a tutti gli asteroidi noti, nell'ambito dell'IRAS Minor Planet Survey. Per Astrea, [[Edward F. Tedesco]] e colleghi dedussero un diametro medio di {{tutto attaccato|119,07 ± 6,5 km}}.<ref name=IRAS>{{cita|E.F. Tedesco ''et al.''|p. 1061|IRAS}}, 2002.</ref> L'osservazione degli asteroidi della fascia principale nell'infrarosso è stata ripetuta negli [[Anni 2010|anni duemiladieci]] con il [[Wide-field Infrared Survey Explorer]] lanciato nel 2009 dalla [[NASA]] e con [[Telescopio spaziale AKARI|AKARI]] della [[JAXA]], ottenendo valori leggermente minori per le dimensioni di Astrea. Nel 2005, Astrea è stata osservata con il [[Telescopi Keck|telescopio Keck II]], che monta [[Ottica adattiva|ottiche adattive]]; ciò ha permesso di ottenere un'idea di massima della sua forma,<ref name=Hanus2013>{{Cita|J. Hanuš ''et al.''||Hanus_2013}}, 2013.</ref> così come l'osservazione di alcune [[occultazione|occultazioni stellari]] da parte dell'asteroide.<ref>
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! Stella !! Data di [[occultazione (astronomia)|occultazione]]