Donatismo: differenze tra le versioni

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==La ''Collatio'' del [[411]]==
[[File:Museum of Sousse - Mosaics 2 detail.jpg|miniatura|''Damnatio ad bestias'' dal museo di [[Susa (Tunisia)]]]]
Un tempo, Agostino aveva sperato di far riconciliare i donatisti con la sola ragione. Però la violenza dei [[circoncellioni]], la crudeltà di Ottato di Thamugadi, i recenti attacchi a iai vescovi cattolici avevano fornito la prova del fatto che la repressione da parte del braccio secolare era assolutamente inevitabile. Non era necessariamente un caso di persecuzione per le opinioni religiose, ma semplicemente un caso di tutela della vita e della proprietà e di garanzia di libertà e sicurezza per i cattolici. Tuttavia le leggi andarono ben oltre questo aspetto. Quelle di Onorio furono nuovamente promulgate nel [[408]] e nel [[410]]. Nel 411, dietro richiesta dei vescovi cattolici, l'imperatore stesso ordinò che si organizzassero dispute pubbliche su vasta scala. Con questo metodo la gente d'Africa e l'opinione pubblica veniva costretta a riconoscere i fatti tramite la pubblica esposizione della debolezza delle posizioni separatiste.
 
L'imperatore inviò un funzionario di nome Marcellino, un ottimo cristiano, a presiedere alla disputa quale ''cognitor''. Questi pubblicò un proclama in cui dichiarava che avrebbe fatto esercizio di assoluta imparzialità sia nello svolgimento del procedimento che nella sentenza definitiva. Ai vescovi donatisti che avrebbero dovuto partecipare alla disputa sarebbero state restituite, momentaneamente, le basiliche che gli erano state tolte. Il numero di coloro che giunsero a Cartagine era molto grande, anche se minore dei 279 le cui firme erano state apposte ad una lettera a Marcellino. I vescovi cattolici erano 286. Marcellino decise che ciascuna parte avesse dovuto nominare 7 rappresentanti, i soli che avrebbero avuto titolo per parlare, 7 consiglieri che avrebbero potuto consultare, e quattro segretari per mantenere traccia dell'avvenimento. Così, in tutto erano presenti soltanto 36 vescovi. I donatisti lamentarono che era un espediente per impedire che fosse conosciuto il loro grande numero, ma i cattolici non obiettarono al fatto che tutti fossero presenti, purché non arrecassero disturbo.